«Asperger era nazista», via il suo nome dalla sindrome all'origine dell'autismo

«Asperger era nazista», via il suo nome dalla sindrome all'origine dell'autismo
di Cristina Marconi
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Sabato 21 Aprile 2018, 08:37 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 14:52
LONDRA Avrebbe «attivamente cooperato» con i nazisti, Hans Asperger, il pediatra austriaco il cui nome è indissolubilmente legato alla sua ricerca più famosa, quella sulle forme di autismo nei bambini negli anni 40. Pur senza essere un membro del partito nazista, dopo l'Anschluss dell'Austria nel 1938 il medico avrebbe fatto parte di una commissione incaricata di selezionare i bambini affetti da gravi disabilità da mandare alla Am Spiegelgrund, clinica viennese dove, tra il 1940 e il 1945, quasi 800 minori sono stati uccisi con un'iniezione letale o con il gas, come la piccola Helga Schreiber di soli tre anni, definita da Asperger «un peso insostenibile per la madre». Le pesanti accuse sono il frutto di otto anni di ricerche dello storico della medicina Herwig Czech e sono state pubblicate sulla rivista Molecular Autism, i cui vertici hanno deciso di «dire la verità su un medico noto solo per i suoi validi contributi», contributi la cui portata non è messa in discussione, ma che potrebbe portare le persone affette da autismo a scegliere di non definirsi più attraverso un nome macchiato di infamia. Vogliamo «essere sicuri che il linguaggio che usiamo per descrivere l'autismo rifletta le preferenze delle persone autistiche e delle loro famiglie», ha spiegato Carol Povery dell'Associazione nazionale autistici britannica.

«Fino ad ora ho visto Hans Asperger come una figura alla Oskar Schindler», ha spiegato in un articolo sull'Independent Ryan Hendry, affetto dalla sindrome e convinto che non si possa continuare ad usare il nome di uno scienziato che avrebbe «mandato quelli come lui a morire», preferendo magari i nomi di Lorna Wing e Judith Gould, le due psichiatre che hanno dato al disturbo il nome di Asperger dopo aver condotto studi importantissimi negli anni 80. Il dibattito sui social network è andato nella stessa direzione e ha coinvolto molte persone affette dalla sindrome, che a differenza dell'autismo non implica un ritardo cognitivo né linguistico ma che porta ad avere difficoltà di interazione sociale e di comunicazione non verbale nonché modelli ripetitivi di comportamento e di interessi.

LA VICENDA
Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania hitleriana, la facoltà di medicina di Vienna era stata oggetto di purghe e i suoi vertici erano stati sostituiti da ideologhi nazisti, tanto che Asperger aveva dichiarato la sua lealtà nei confronti dei fondamenti della medicina nazista e aveva preso a firmare i suoi rapporti con Heil Hitler'. Una situazione comune, secondo alcuni storici, che però sulla base dei documenti d'archivio, agli schedari e alle cartelle cliniche dell'epoca analizzati per la prima volta da Czech, anch'egli studioso dell'Università di Vienna, presenta numerosi elementi inquietanti: il medico aveva «legittimato pubblicamente le politiche di igiene razziale», incluse le sterilizzazioni forzate, ed era stato «ricompensato per le sue dichiarazioni di lealtà con delle opportunità di carriera».

Nel 1944 il medico aveva descritto per la prima volta un gruppo di bambini affetti dalla sindrome come «psicopatici autistici», ma in quegli anni Asperger stava prendendo parte al programma di «eutanasia» infantile portato avanti dai nazisti, partecipando alla commissione incaricata di valutare più di 200 pazienti di una casa di cura per bimbi mentalmente disabili. Di questi, 35 sarebbero stati giudicati «incurabili» e spediti a Spiegelgrund a morire. «Il programma era funzionale all'obiettivo nazista di creare attraverso l'ingegneria eugenetica una società pura attraverso l'igiene razziale e l'eliminazione delle esistenze considerate un fardello e non degne di vita», secondo un comunicato degli editori della rivista. Per chi era abituato a definirsi semplicemente asperger o addirittura aspie è un momento delicato: chi vuole usare il nome di una persona che non pensava solo al benessere dei bambini, ma ne avrebbe mandati molti a morire?
 
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