Arabia Saudita, un cartello vieta alle donne di entrare in uno Starbucks: «Mandate i vostri autisti»

Arabia Saudita, un cartello vieta alle donne di entrare in uno Starbucks: «Mandate i vostri autisti»
di Federica Macagnone
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 15:30
Non si può certo dire che sia passato inosservato il cartello affisso fuori dallo Starbucks di Riad, in Arabia Saudita. Poche parole in arabo e in inglese che invitano le persone di sesso femminile a non azzardarsi a muovere un passo oltre l'ingresso della catena americana di caffé: «Vietato l'accesso alle donne, per favore mandate i vostri autisti a ordinare».

Secondo il quotidiano al Weaam, la polizia religiosa - il Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio - aveva infatti denunciato la mancanza nel locale della cosiddetta "barriera di genere", obbligatoria in tutti ristoranti del regno dal 2013, usata per dividere le donne dagli uomini. I gestori della caffetteria si sono premurati a rispondere dicendo che il pannello era stato danneggiato e che erano in corso i lavori di ristrutturazione per ripristinare il tutto. Nel frattempo, però, le donne rimangono fuori.

Immediata l'indignazione del web, con diverse persone che si sono dette scioccate per la discriminazione. «A Riad Starbucks non mi ha voluto servire solo perché sono una donna e mi ha chiesto di mandare un uomo per ordinare» ha scritto una donna su Twitter, mentre altre alzavano le barricate verso la catena americana. «Starbucks in Arabia Saudita – si legge in un comunicato dell'azienda - rispetta le leggi locali garantendo ingressi separati per le famiglie così come per le persone singole. Tutti i nostri punti vendita forniscono servizi, menù e posti a sedere a uomini, donne e famiglie. Stiamo eseguendo dei lavori nel punto vendita di Jarir, in modo da poter accogliere tutti i clienti nel rispetto delle norme locali».

Nel Paese, tuttavia, non si tratta né del primo né dell'ultimo caso: su Twitter, infatti, sono state postate diverse foto che ritraggono altri cartelli sulle vetrine dei negozi che vietano l'accesso alle donne. D'altronde in Arabia Saudita la “segregazione di genere” è all'ordine del giorno. È bene ricordare che le donne non possono guidare e devono avere l'approvazione di un uomo per viaggiare o lavorare; nei luoghi pubblici come ristoranti, spiagge, parchi di divertimento e banche devono entrare e uscire attraverso ingressi speciali.

A dicembre scorso, le donne hanno votato alle elezioni comunali per la prima volta nella storia del Paese: quasi in mille si sono candidate, ma la strada verso la parità è soltanto un'utopia. 
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