Antartide, liberata la nave Aurora: resta prigioniera dei ghiacci quella cinese dei soccorsi

Antartide, liberata la nave Aurora: resta prigioniera dei ghiacci quella cinese dei soccorsi
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Sabato 4 Gennaio 2014, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 18:52

ROMA - Si dirige verso la base antartica australiana di Casey la Aurora Australis, la nave su cui sono stati trasportati i 52 passeggeri della russa Akademik Shokalskiy, salvati grazie all'intervento degli elicotteri della rompighiaccio cinese XueLong (Dragone delle Nevi). Lo riferisce il ricercatore italiano dell'Istituto nazionale di astrofisica, Francesco D'Alessio, uno dei 52 passeggeri. «Al momento ci troviamo in mare aperto - scrive D'Alessio -, le onde sono abbastanza alte e la nave avanza spedita ma con molto rollio e beccheggio. Si cominciano ad avvertire i primi fastidi tipici per il mare grosso, il salottino e la sala mensa, usualmente punti di ritrovo, si sono svuotate». «Il nostro arrivo nella base antartica australiana di Casey - aggiunge - è previsto per l'8 gennaio. La nave dovrà completare lo scarico del carburante e del resto del materiale che era stato sospeso il giorno di Natale per rispondere alla richiesta di soccorso della Shokalskiy. Poi salperà per Hobart».

Resta bloccata tra i ghiacci la Xuelong (Dragone delle nevi) la rompighiaccio cinese che ha effettuato il recupero dei 52 passeggeri della nave scientifica russa Akademik Shokalski.

Lo scrive la Xinhua. «Le condizioni climatiche restano estremamente complesse», ha affermato il capitano Wang Jianzhong, con cambiamenti rapidi nella fluttuazione dei ghiacci che rendono difficili le manovre della nave. La Xuelong «non ha necessità di alcuna assistenza», precisa l'agenzia ufficiale cinese.

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