Già sabato, il giorno del disastro, sedicenti affiliati dell'Isis avevano rivendicato la tragedia con un comunicato e con un video in cui sostenevano di aver abbattuto l'aereo «in risposta alle incursioni dei jet russi che hanno ucciso centinaia di musulmani in terra siriana». Il video, apparso su internet, sarebbe stato però solo una mistificazione secondo quanto sostenuto due giorni dopo da fonti ufficiali della Kogalymavia, la compagnia a cui apparteneva l'aereo precipitato: «i fotogrammi apparsi su internet pensiamo siano falsi», aveva detto un responsabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA