Aereo malese dirottato. In volo per 7 ore dopo la scomparsa dai radar

Najib Razak
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Sabato 15 Marzo 2014, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 12:59

Un funzionario del governo malese ha affermato che stato accertato che il volo MH370 della Malaysian Airlines stato dirottato. L'agenzia Nuova Cina afferma che secondo queste dichiarazioni - che «devono essere verificate» - uno dei dirottatori era una persona «con grande esperienza di volo» che ha «volontariamente» cambiato la rotta del velivolo della e «interrotto le comunicazioni».

Dirottamento. Il funzionario ha aggiunto che si tratta di una conclusione «definitiva», ma che le ragioni del dirottamento «devono ancora essere stabilite». La polizia malese ha perquisito l'abitazione del pilota del Boeing, il 53enne Zaharie Ahmad Shah, che lavora per la Malaysian Airlines dal 1981. Le indagini sulla sparizione del volo MH370 «sono entrate in una nuova fase» e le autorità della Malaysia hanno spostato il loro focus «sui passeggeri e sull'equipaggio».

Azione deliberata. L'aereo MH370 sparito sabato scorso con 239 persone a bordo (227 passeggeri, 154 dei quali cinesi, e 12 membri dell'equipaggio) è rimasto in volo per altre sette ore dall'ultimo contatto con la torre di controllo, ha dichiarato il premier, sulla base degli ultimi dati satellitari che hanno rilevato la presenza del velivolo fino alle 8:11 locali, a sette ore e mezza dal decollo. I movimenti del volo MH370 della Malaysian Airlines, sono stati dovuti ad un'«azione deliberata», ha aggiunto. Il premier ha detto di non poter confermare che si sia trattato di un dirottamento e di non sapere dove si trovi in questo momento il velivolo. Najib Razak ha quindi assicurato il pubblico che le indagini sulla sorte dell'aereo e delle 239 persone che si trovavano a bordo «continuano».

Le ricerche del velivolo. Le ricerche dell'aereo nel Mar cinese meridionale sono state sospese. Il Boeing verrà ora cercato lungo due possibili corridoi di volo che potrebbe aver preso dopo la scomparsa dai radar: uno che porta a nord verso il Kazakhstan e l'altro che punta a sud verso l'Indonesia e poi l'India.

Polemiche. L'agenzia ufficiale Nuova Cina ha rinnovato oggi in un editoriale le critiche alla Malaysia per i ritardi nel fornire informazioni sul volo. L'agenzia scrive che «dato il livello attuale della tecnologia, i ritardi hanno il sapore o di una mancanza di fronte al dovere o di esitazioni nel condividere le informazioni in modo completo e rapido». La stessa critica viene rivolta a «altri soggetti in possesso di importanti informazioni come la Boeing, che ha costruito l'aereo, la Rolls Royce, che ha costruito il motore, e gli Stati Uniti, che sono una superpotenza dell'intelligence». Tutti costoro, sostiene Nuova Cina, «avrebbero dovuto fare un lavoro migliore». Il portavoce del ministero degli Esteri Qin Gang, in una nota diffusa su Internet, ha chiesto a Kuala Lumpur di «continuare a fornire informazioni più rapide e corrette» sulla sorte dell'MH370. Il portavoce invita anche Kuala Lumpur a «rafforzare l'intensità» delle ricerche dopo le importanti rivelazioni del premier malese Najib Razak.

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