Yara, «Nel pc di Bossetti ricerche su siti pedofili». Il legale dell'accusato: è falso

Massimo Giuseppe Bossetti
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Sabato 23 Agosto 2014, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 17:44

Le analisi su pc e supporti informatici sequestrati a Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 16 giugno con l'accusa di essere l'assassino di Yara Gambirasio, mostrerebbero numerosi accessi a siti pedopornografici. E' quanto riporta il quotidiano La Repubblica scrivendo che fino a un mese prima del suo fermo il muratore di Mapello avrebbe fatto ripetute ricerche sul web, in particolare con la parola "tredicenni".

Dalle memorie analizzate emergerebbe come su un motore di ricerca sia stata digitata più volte, l'ultima lo scorso maggio, «la parola "tredicenni", seguita da caratteristiche e dettagli porno», si legge nell'articolo e come siano state «scaricate immagini dal contenuto pedopornografico». Dai computer, ma «la perizia non è finita, trapela che gli accessi siano per ora cinque e non tutti databili, emerge un interesse sessuale per le tredicenni».

Il legale di Bossetti: nessun accesso a siti pedopornografici. «Non ci sono accessi a siti pedopornografici»: è questa la smentita secca resa all'Adnkronos dall'avvocato di Massimo Giuseppe Bossetti, Claudio Salvagni, che rimarca l'innocenza del suo assistito.

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