La mamma «Mio figlio non è in pericolo di vita? È allo stremo, come fanno i magistrati a non capirlo?». Così Maria Cacace, mamma di Vincenzo Di Sarno, commenta il rigetto dell'istanza di differimento pena e il trasferimento di suo figlio in ospedale. «Rifiuta la terapia perchè non ce la fa più. Pesava 115 kg ed ora 53, sta bene secondo voi?».
Il trasferimento in ospedale di suo figlio Vincenzo Di Sarno lo definisce «un inizio importante» perché «su tutto quello che chiedo è che venga curato. Se rifiuta la terapia è perchè non ce la fa più». Ma Maria Cacace dice soprattutto che «non ha perso ancora la speranza» di una soluzione per il caso di suo figlio, detenuto nel carcere di Poggioreale in gravi condizioni di salute. E, ancora una volta, si rivolge al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, «solo lui può aiutarci».
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