Villa Literno, spara e uccide ladro: meccanico indagato per eccesso legittima difesa

Villa Literno, spara e uccide ladro: meccanico indagato per eccesso legittima difesa
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Lunedì 21 Marzo 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 12:05

È indagato per eccesso colposo di legittima difesa il meccanico di mezzi industriali, Carlo Diana, di 54 anni, che la scorsa notte, a Villa Literno, nel Casertano, ha ucciso, sparandogli, un ladro albanese, di 37 anni, che stava per rubargli l'auto. Lo si apprende da fonti investigative. Determinante, per la definizione del capo di imputazione, sarà comunque l'esito degli esami balistici e dell'autopsia che potrebbe anche spingere la competente Procura della Repubblica di Napoli Nord a cambiare titolo di reato.


«Il signor Diana è frastornato da questa vicenda più grande di lui. Quanto accaduto questa notte è una tragedia in ogni senso, e lo è per tutti, per il mio cliente e i suoi familiari, ma anche per la morte del ladro», dice il legale della famiglia Diana, Arturo Caiazzo il quale sottolinea che «Diana non ha ricevuto al momento alcun avviso di garanzia dalla Procura».

Il 43enne meccanico, che lavorava nella sua officina specializzata in mezzi industriali, camion soprattutto, ubicata a fianco alla villetta dove risiede, ha confermato agli inquirenti quanto raccontato dalla moglie ai giornalisti, ovvero di aver fatto fuoco dal balcone, con la sua pistola 7,65 regolarmente detenuta, dopo che la figlia lo aveva avvertito via cellulare della presenza dei ladri, uno dei quali intento a rubargli l'Audi. Dagli accertamenti dei carabinieri è emerso che il ladro, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato ferito al collo, forse mortalmente; i colpi sparati da Diana sono stati tra i 6 e i 7 ma sula sua Audi, che è stata sequestrata, sarebbe stato rinvenuto un solo foro di proiettile. 


«Quando mio marito ha fatto fuoco dal balcone, il ladro colpito, che era già dentro la nostra macchina, una Audi, è uscito dall'abitacolo e ha chiesto, rivolgendosi a mio marito, 'perché mi spari?'. Io avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?». Così la moglie del meccanico ha raccontato quanto accaduto fuori dalla loro villetta a due piani in via Vecchia Aversa; la pistola con cui ha fatto fuoco, è emerso, era regolarmente detenuta. La vittima è un albanese di circa 40 anni. L'uomo, lasciato morto dai compagni davanti all'ospedale di Aversa, è stato identificato grazie alle impronte digitali. Dopo il fatto, l'uomo, che ha due figlie maggiorenni e un figlio di 16 anni, è stato condotto nella caserma dei carabinieri di Casal di Principe.

«È stata mia figlia, rincasata da una festa poco prima delle 3.30 - ha raccontato la moglie del meccanico - ad avvertire la presenza dei ladri; io, mio marito, l'altra mia figlia e mio figlio stavamo dormendo e non ci siamo accorti di nulla; eppure i ladri hanno rovistato nella stanza di mio figlio, si sono impossessati da un portafoglio di mille euro in contanti, delle chiavi della macchina e del telecomando del cancello automatico. Quando è tornata, mia figlia è stata affiancata da un'auto, quella probabilmente dei banditi, e ha notato che dal cancello di casa nostra stava uscendo l'auto del padre; ha capito che era in corso un furto, e con il cellulare ci ha avvisato».

«Mio marito ha preso la pistola, è uscito fuori al balcone e ha fatto fuoco verso la sua auto, dove all'interno c'era uno dei banditi; questi è uscito e si è rifugiato nella vettura dei complici, una Bmw bianca, che poi si è
data alla fuga. L'auto di mio marito è rimasta ferma in mezzo al cancello. I ladri mi sembravano stranieri», ha concluso la donna.  «È stata una nottata terribile. Non è bello sparare a una persona - dice la donna - ma è l'ottava volta che vengono a rubare. Siamo davvero stanchi. Se questi banditi ci avessero detto che avevano bisogno di soldi li avremmo aiutati senza problemi come abbiamo fatto altre volte. Ma non puoi introdurti in casa mettendo in pericolo l'incolumità nostra e dei nostri figli».

Poco dopo la Bmw bianca è stata vista arrivare davanti l'ospedale civile di Aversa dove due persone hanno lasciato a terra il corpo senza vita di un uomo colpito da proiettili. La Bmw, completamente bruciata, è stata trovata dai carabinieri nelle campagne di Gricignano di Aversa.
I vigili del fuoco sono interventi e hanno spento le fiamme. 

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