Via il pangasio dalle tavole degli italiani: è allevato in acque inquinate

In pescheria attenzione a ciò che comprate
di Luisa Mosello
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Giovedì 26 Gennaio 2017, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 17:41

E' uno dei pesci più economici sul mercato ma presto potrebbe scomparire dai banchi delle nostre pescherie. Che diranno addio al Pangasio. Il motivo? L'alto livello di inquinamento delle acque in cui viene allevato. Che sono in Thailandia, in Cambogia nel Laos ma soprattutto nel delta del Mekong in Vietnam, fiume fra i più inquinati al mondo. Ecco allora che i suoi filetti finora molto usati nella ristorazione collettiva vengono bloccati. Ha già iniziato a farlo la Grande Distribuzione che ha deciso di chiudergli le porte. Come hanno deciso i punti vendita della catena Coop che li ha esclusi dai suoi prodotti a marchio.

Lo farà anche Carrefour che già ha provveduto allo stop in Belgio avvertendo che “gli allevamenti di pangasio avendo un forte impatto ambientale, una volta esauriti gli stock di questa specie, questo pesce non verrà più venduto“. Poi ci sono regioni come l'Emilia Romagna intendono toglierli del tutto dal menù delle mense scolastiche. Preferendo di gran lunga il pesce azzurro locale, dell'Adriatico.

Il pangasio è molto diffuso perchè assai coveniente per via dei bassi costi di allevamento, per un'alta produttività (crescita rapida) e un'alta resa dell'animale (poco scarto e molta carne). Non di rado diversi esemplari vengono spacciati per altre specie ittiche più pregiate facendole pagare a peso d'oro.

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