Turista derubato a Venezia scrive al ladro: «Sto morendo di cancro, era il mio ultimo viaggio». Il sindaco: «Torni sarà mio ospite»

Turista derubato a Venezia scrive al ladro: «Sto morendo, era il mio ultimo viaggio»
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Mercoledì 18 Luglio 2018, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 20 Luglio, 11:11
Malato di cancro, era arrivato a Venezia per un'ultima vacanza in compagnia della moglie. É stato subito derubato in vaporetto, da uno dei tanti borseggiatori che imperversano in città. Un'altra vittima di questi ladri, con una storia particolare. «Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie. Sto morendo di cancro» ha scritto Michael Valey, sessantenne americano, in una sorta di lettera aperta a chi l'ha derubato. Poche righe accorate agli sconosciuti che gli hanno rovinato l'ultimo viaggio della vita, nella città dei sogni, che si è rivelata da incubo. Colpa dei soliti borseggiatori senza volto che lui ha comunque perdonato, scrive nella sua lettera, ma a cui vorrebbe far capire il male che fanno.



Il borseggio, uno dei tanti che capitano in città, risale a sabato scorso. L'uomo si è accorto del furto alla fine del viaggio in vaporetto che dalla Stazione lo ha portato a San Marco. Il portafogli, con circa 300 euro e le carta di credito, non c'era più. Fatto sparire da qualche borseggiatore in azione. L'uomo si è recato nel punto interforze di Piazza San Marco dove ha sporto denuncia contro ignoti. I carabinieri hanno raccolto il suo racconto. Una prassi per questi sfortunati turisti che, di fatto, non riavranno mai quanto gli è stato rubato.

IL SINDACO «Abbiamo contattato il Signor Michael Veley per esprimergli la nostra vicinanza. Purtroppo è già fuori Italia ma quando vorrà sarà il benvenuto a #Venezia e mio ospite personale gratuitamente assieme alla Sua Famiglia». Lo twitta il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro in merito alla vicenda del turista americano borseggiato su un vaporetto che, malato di cancro, ha scritto una lettera aperta ai ladri.

LA LETTERA - Il signor Valey, però, non si è limitato a questo. In una lettera aperta ha lanciato una sorta di appello ai borseggiatori. «A chi mi ha rubato il portafogli»: il titolo. «So che probabilmente non leggerai questo testo e so che non te ne importerà neanche nulla. Noi siamo arrivati nella tua bellissima città il 14 luglio, alle 14. Sul vaporetto numero 1 sono diventato la tua prossima vittima. Questo è il mio ultimo viaggio con mia moglie. Sto morendo di cancro. Mi hai lasciato senza soldi e senza carte di credito. Immagina solo per un momento quello che questo causa alla tua vittima. Ho pregato per perdonare e prego per te affinché tu ti allontani da questo peccato che ferisce le persone innocenti. Ti perdono. Michael Valey, Usa».
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