Venezia, manifestazione contro la Lega:
scontri e almeno sette feriti

Gli incidenti a Venezia (foto Andrea Merola - Ansa)
2 Minuti di Lettura
Sabato 17 Settembre 2011, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 18:47
VENEZIA - Scontri tra manifestanti e poliziotti si sono verificati a Venezia, dopo la partenza del corteo anti-Lega promosso dai centri sociali e da un vasto schieramento di partiti e associazioni della sinistra, con numerosi gli striscioni e le bandiere irridenti verso il Carroccio, tra cui una con la scritta Liberi dalla Lega, col nome del partito ed il simbolo del Sole delle Alpi barrati di traverso.



Davanti al Ponte degli Scalzi il corteo, con in testa Beppe Caccia (Verdi) ed altri consiglieri comunali che tenevano le mani alzate, ha cercato di forzare il cordone di polizia, formato da tre file di agenti in assetto antisommossa. A quel punto la polizia ha effettuato una carica di alleggerimento e i manifestanti hanno risposto usando le aste di bandiere e striscioni.



Beppe Caccia è rimasto ferito, colpito alla testa, ed è finito a terra, con il capo sanguinante. In suo soccorso sono arrivati i medici del 118, che lo hanno rianimato e trasportato con l'idroambulanza all'ospedale di Venezia. Le sue condizioni non sembrano preoccupanti. L'amministratore comunale, dopo il colpo ricevuto al capo, era stramazzato a terra, rimanendo in stato di incoscienza per alcuni minuti. Quando l'hanno visto cadere, i dimostranti hanno intonato il coro «vergogna, vergogna» all'indirizzo delle forze dell'ordine.



Quattro poliziotti sono ricorsi alle cure mediche, uno colpito da un fumogeno lanciato a mano dal fronte dei manifestanti. Dei quattro, due sono rimasti in osservazione probabilmente per intossicazione da fumo. Feriti per lo stesso motivo anche due carabinieri, in modo non grave. È probabile che altri manifestanti siano rimasti leggermente contusi, ma che abbiano scelto di non ricorrere alle cure mediche.



Alcune centinaia di manifestanti si sono riversati sui binari della stazione occupandoli. Era sembrato che il corteo si sciogliesse, invece i manifestanti si sono ricompattati all'interno della stazione di Santa Lucia e si sono posizionati sui binari, occupati per circa mezz'ora. I manifestanti poi si sono concentrati nel piazzale davanti allo scalo per un'assemblea. Tra gli intervenuti, anche Luca Casarini.



Trenitalia ha fermato i treni a Mestre per oltre un'ora, non gravare lo scalo veneziano. Alle 18.50 il traffico ferroviario alla stazione di Venezia Santa Lucia è ripreso. Sulla linea si preannunciano pesanti ritardi considerato che i treni in arrivo in città, per oltre un'ora, sono stati bloccati a Mestre, mentre quelli in partenza sono rimasti fermi sui binari dello scalo di Venezia. Alcuni treni sono rimasti fermi anche lungo il Ponte della Libertà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA