Venezia, verso “l'accesso controllato” a piazza San Marco

Venezia, verso “l'accesso controllato” a piazza San Marco
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Giovedì 13 Luglio 2017, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 12:53

Per Piazza San Marco entro fine 2017 c'è l'obiettivo di una sperimentazione del sistema di prenotazione degli accessi. Non un «numero chiuso», come ha indicato l'assessore al turismo, Paola Mar, ma «un accesso controllato, che potrà essere pensato in particolari ore del giorno e in particolari giornate». Il dato è contenuto nel «Progetto di governance territoriale del turismo a Venezia», oggetto di specifica delibera approvata dalla giunta comunale di Venezia.

Un «progetto», nato dopo un lungo confronto con le diverse realtà cittadine, che di fatto potrebbe segnare una «rivoluzione» nel sempre difficile rapporto tra il centro storico lagunare e la massa montante di turisti. Un documento che definisce una serie di linee guida che guardano all'utilizzo di tecnologie - come i sistemi conta persone o di prenotazione online in accordo con le strutture ricettive - e che punta molto anche su una campagna di comunicazione su più fronti per sensibilizzare il turista sulla particolarità e il decoro della città lagunare, con testimonial come Bebe Vio o la cantante Elisa. Attenzione è riservata anche al tema della tutela della residenza, agli interventi per il superamento delle barriere architettoniche o altre iniziative come la revisione delle modalità di riscossione dell'imposta di soggiorno. Sul fronte gestione c'è l'istituzione di una unica «cabina di regia» per un costante monitoraggio dei flussi turistici. «Finalmente - ha commentato l'assessore - siamo arrivati a questo documento, al termine di un intenso lavoro di democrazia partecipata: siamo di fronte dunque al punto di arrivo di un percorso, ma anche al punto di partenza per attuare una vera pianificazione. Gettiamo nel contempo un sasso nello stagno per coinvolgere anche Regione e Ministero in una problematicità che non riguarda solo Venezia, ma anche Milano, Roma, Napoli e Firenze. E abbiamo già un accordo informale col Mibact per l'adozione di questo come documento pilota per la gestione del turismo nelle città d'arte».

Il documento si basa su una visione ispirata a tre principi: innovazione, sostenibilità e valorizzazione dell'offerta culturale nell'intero territorio veneziano. Questi vengono poi declinati in quattro macro-obiettivi: governare la risorsa, tutelare la residenza, bilanciare gli extracosti, innovare l'informazione e il marketing. Gli obiettivi generali vengono a loro volta suddivisi in 34 azioni-obiettivi specifici, «dodici delle quali - ha sottolineato Mar - sono già concluse o parzialmente avviate dal 27 aprile in poi». Tra le prime azioni per fronteggiare la criticità dei flussi turistici, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione per il decoro urbano, il cui claim (#EnjoyRespectVenezia) riprende una campagna Onu.

La campagna farà conoscere il "dodecalogo del turismo" contenente non solo divieti ma anche informazioni su come vivere al meglio la città.

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