Vallanzasca e i boxer rubati, confermata in Appello la condanna a 10 mesi

Vallanzasca e i boxer rubati, confermata in Appello la condanna a 10 mesi
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Venerdì 24 Aprile 2015, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 19:03

Ha sostenuto in aula di «non aver rubato niente», protestando perchè «sono spariti i filmati delle telecamere ed è stata negata la possibilità di un confronto con il vigilante».

L'estremo tentativo di difesa di Renato Vallanzasca non è servito però a evitargli la conferma in appello della condanna a 10 mesi di reclusione e a una multa da 300 euro, inflitta in primo grado dal Tribunale di Milano per il furto di boxer, concime per piante e cesoie da giardinaggio in un supermercato.

Una sentenza che potrebbe costare al 'bel Rene«, il cui curriculum giudiziario comprende 4 ergastoli e condanne a 296 anni di carcere, la reclusione a vita perchè rende molto più difficile la concessione di qualsiasi beneficio nel suo percorso detentivo, che sta scontando ad Opera, compresa la liberazione condizionale.

Già lo scorso 13 giugno, infatti, l'arresto per il furto nel supermercato, in viale Umbria a Milano, aveva avuto un effetto pesante: il Tribunale di Sorveglianza gli aveva revocato il regime di semilibertà di cui godeva dall'ottobre 2013 (usciva per lavorare durante il giorno e tornava in carcere a dormire). Il 14 novembre scorso, poi, era arrivata la condanna in primo grado a 10 mesi da parte del giudice Ilaria Simi De Burgis per tentata rapina impropria, oggi confermata dai giudici della terza sezione penale della Corte d'appello di Milano. Il collegio giudicante presieduto da Ada Rizzi ha respinto anche la richiesta del difensore di Vallanzasca, l'avvocato Ermanno Gorpia, di un confronto in aula con l'addetto alla sicurezza del supermercato in servizio quando è avvenuto l'episodio. Protagonista della mala milanese negli anni '70-'80 Vallanzasca si è sempre difeso sostenendo di non aver rubato nulla e di essere stato »incastrato« da una persona che avrebbe messo quelle poche cose nella sua borsa. »È un dato di fatto che Vallanzasca possa avere numerosi nemici - ha sostenuto in aula l'avvocato Gorpia - e che qualcuno possa essere interessato a fargli perdere il posto di lavoro o a toglierlo dalla circolazione facendolo tornare in galera«. La difesa probabilmente presenterà ricorso in Cassazione contro la sentenza che, se dovesse diventare definitiva, »di fatto condannerebbe Vallanzasca a restare detenuto per tutta la vita«. In giacca blu e camicia, il 'bel Rene» durante l'udienza ha protestato contro la decisione dei giudici e della Procura generale di vietare le riprese televisive dell'udienza perchè «manca un interesse pubblico» e per motivi di sicurezza. «Si tratta di un fatto disastroso perchè mi toglie una possibilità di difesa - ha spiegato Vallanzasca -, solo i giornalisti sono super partes». Poi ha strizzato l'occhio, rivolto verso i cronisti presenti in aula.

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