Vaccino, aumentano le morti sospette. L'Ema: «Nessun legame accertato»

Vaccino, aumentano le morti sospette. L'Ema: «Nessun legame accertato»
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Sabato 29 Novembre 2014, 08:05 - Ultimo aggiornamento: 20:59

Salgono a 12 le segnalazioni di morti sospette dopo l'uso del vaccino anti-influenzale Le ultime due morti sospette si registrano in Abruzzo. Un uomo di 89 anni è deceduto in casa a Francavilla al Mare (Chieti). Dalle prime informazioni si sarebbe vaccinato lo scorso martedì forse proprio con il Fluad. In corso accertamenti. L'altro caso nell'area frentana, vicino Lanciano (Chieti), è sempre un anziano, morto per ictus.

L'Aifa ha ricevuto ieri otto nuove segnalazioni che si aggiungono alle tre di giovedì. Un'altra segnalazione oggi è arrivata dalla Toscana: un anziano è deceduto dopo essere stato vaccinato con Fluad appartenente ai lotti poi ritirati.

Segnalati, ma in attesa di essere inseriti fra i casi sospetti, anche due casi di ricoveri per febbre alta.

Il decesso, spiega la Regione, sembrerebbe dovuto a morte naturale: è stato segnalato per ora solo in via precauzionale. Le persone morte avevano ricevuto il vaccino non solo dai lotti bloccati, ma anche da altri.

Un morto dopo assunzione di Agrippal. Un uomo di 68 anni è morto nel cuneese dopo la somministrazione dell'Agrippal, un vaccino antinfluenzale prodotto dalla Novartis diverso da quello ritirato per le morti sospette. Il caso, è stato segnalato per precauzione dal medico di base della vittima a Regione Piemonte e autorità giudiziaria. Indagano i carabinieri del Nas.

La vittima, residente a Barge, è stato vaccinato giovedì in un ambulatorio pubblico di Cuneo. Era da tempo in cura per problemi circolatori ed era trattato con la somministrazione di farmaci anti-ipertensivi. Secondo quanto appreso, è morto ieri a causa di una aritmia cardiaca. I carabinieri del Nas, su disposizione della procura di Cuneo, hanno acquisito tutta la documentazione relativa al decesso. I Piemonte non sono presenti i vaccini influenzali Fluad temporaneamente sospesi e le vaccinazioni in ambulatori e Asl sono proseguite regolarmente. L'Agrippal è un vaccino prodotto sempre dalla Novartis, ma differente per formulazione e composizione da quello interessato dai provvedimenti cautelativi dell'Aifa.

L'Aifa ritiene sia possibile che l'aumento repentino delle segnalazioni di eventi possa essere in parte ricondotto all'impatto mediatico di tali notizie sulla popolazione.

L'Agenzia sta acquisendo gli elementi necessari, tra i quali l'esito degli accertamenti sui campioni inviati all'Istituto Superiore di Sanità, le relazioni cliniche e i referti autoptici, per valutare un eventuale nesso di causalità. «Ogni anno - spiega l'Aifa - si registrano circa 8.000 decessi per complicanze cardiovascolari riconducibili all'influenza, dovuti in parte ai livelli insufficienti di copertura vaccinale registrati nel nostro Paese, specie negli anziani». L'Agenzia continua a vigilare in tempo reale sull'evoluzione della situazione, anche in contatto con l'Agenzia Europea dei Medicinali, e provvederà a comunicare tempestivamente eventuali aggiornamenti garantendone la massima diffusione.

Ema: «Nessun legame accertato». «Non c'è finora nessuna evidenza a suggerire un nesso di causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati»: lo sostiene l'agenzia europea del farmaco Ema che ha aperto una indagine. «La sospensione è precauzionale, i test sui lotti sono in corso e vi è un'analisi dettagliata delle relazioni che arrivano dall'Italia», si legge in una nota.

Le procure indagano. Tre procure si stanno già interessando alle vicende delle persone morte dopo essere state vaccinate contro l'influenza. Due uffici giudiziari, quelli di Prato e Siracusa, si occupano dei decessi avvenuti nelle province di loro competenza, mentre il terzo, quello di Siena, ha aperto un fascicolo sulla produzione dei lotti sospetti negli stabilimenti senesi della Novartis.

Nell'ambito delle indagini, in Sicilia e in Molise i Carabinieri dei Nas hanno sequestrato materiale e documenti. A Siracusa giovedì sono morti due pensionati di 68 e 87 anni. La procura aveva già aperto un'indagine su un caso simile e precedente, quello di un settantenne di Augusta deceduto a metà novembre dopo che il medico - ora indagato - gli aveva somministrato un vaccino antinfluenzale. «Attendiamo l'esito della consulenza tecnica - ha spiegato il procuratore Francesco Paolo Giordano -, il risultato dell'autopsia e la perizia tossicologica e chimica. Stiamo cercando di approfondire anche l'altra morte sospetta, avvenuta una decina di giorni fa. In questo caso non c'è nessuna notizia di reato e la vittima è una donna di 87 anni che era stata ricoverata in rianimazione».

A Prato il fascicolo è stato aperto ieri, dopo la notizia del decesso di un novantenne. Analoghi percorsi potrebbero essere seguiti dalle procure delle città dove vengono segnalate nuove morti sospette: per il momento, Campobasso, Lecce, Parma, Como e Roma. «Stanno arrivando altre segnalazioni che stiamo esaminando», ha avvertito in serata il direttore generale dell'Aifa, Luca Pani. Diverso il caso della procura di Siena che, nel caso in cui venga confermata una relazione fra le dosi di vaccino e le morti, dovrà stabilire se e quali siano le responsabilità legate alla casa produttrice e alle fasi di produzione.

Le indagini al momento sono in stand-by. Infatti, se la Novartis fa sapere di aver già svolto «una revisione preliminare dei lotti di vaccino interessati», e che «l'esito di tale revisione ha già riconfermato la qualità e la conformità del vaccino Fluad», il mondo scientifico sta aspettando i risultati dei test dell'istituto superiore di sanità. «Contiamo di avere le risposte definitive entro 30 giorni», ha spiegato il commissario straordinario dell'Istituto, Walter Ricciardi.

I magistrati, però, potrebbero non voler aspettare così tanto. I pm di Prato, per esempio, starebbero valutando la riesumazione della salma. L'anziano è morto martedì: era stato vaccinato nel tardo pomeriggio di lunedì. Non solo, dopo la sospensione dei due lotti "sospetti" da parte dell'Aifa - ma il provvedimento potrebbe estendersi ad altri lotti - le procure potrebbero disporne il sequestro. A livello scientifico, ha spiegato l'Aifa, non è stata ancora provata «una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti».

«C'è una concordanza sospetta», nel senso che tutti i decessi sono avvenuti nelle 48 ore successive alla vaccinazione. Questo non significa che sia provato vi sia un legame di causa effetto. Verificarlo a livello sanitario spetta al mondo scientifico, e a livello penale alle procure.

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