Vaccini, volantini contro Ricciardi: chiesto il processo per il presidente del Codacons

Il presidente del Codancons Carlo Rienzi
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Giovedì 6 Luglio 2017, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 7 Luglio, 13:02

La battaglia sui vaccini rischia di complicarsi per il presidente del Codancons Carlo Rienzi. A quanto apprende l'AdnKronos Salute, infatti, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, Paolo D'Ovidio, ne ha chiesto il rinvio a giudizio - insieme a un'altra persona - per diffamazione in concorso ai danni del presidente dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. E questo perché, in concorso fra loro, «redigevano o comunque facevano distribuire nei pressi del ministero della Salute alcune centinaia di copie di un volantino dal titolo 'Comitato vaccini Covasi', con il quale «si offendeva l'onore e la reputazione di» Ricciardi «che veniva falsamente indicato in conflitto di interessi con la carica ricoperta per essere lo stesso sponsorizzato da quattro aziende produttrici di vaccini».

La vicenda risale al 3 novembre 2016. Ma già a ottobre Rienzi aveva annunciato una class action, un ricorso al Tar e un esposto nei confronti di Ricciardi per procurato allarme: nel mirino del Codacons il monito dello scienziato sul calo delle vaccinazioni anti-morbillo, che avrebbe provocato un numero «elevato di casi, alcuni di questi complicati e potenzialmente letali per i bambini non vaccinati», come sosteneva l'esperto.

A questo attacco era seguita una lettera aperta inviata dal presidente dell'Iss al procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, in cui si sottolineava l'importanza di una «magistratura al fianco dei medici e degli scienziati, per contrastare chi per diversi e spesso turpi motivi abusa della credulità popolare». Alle accuse di Rienzi, in pratica, Ricciardi replicava appellandosi alla magistratura e ricordando l'andamento dei casi di morbillo in Italia, ad oggi 3.346 con due morti dall'inizio dell'anno. Qualche giorno dopo la querela del presidente dell'Iss, che ha portato alle indagini e quindi alla richiesta di rinvio a giudizio.

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