Vaccini, nuovo caso in Umbria: salgono a 13 le morti sospette

Vaccini, nuovo caso in Umbria: salgono a 13 le morti sospette
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Domenica 30 Novembre 2014, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 13:32

Ancora un caso sospetto di morte in concomitanza con la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad, prodotto da Novartis. Allarme intanto tra i medici con i pazienti tenuti in stand by. Cinque le inchieste già aperte inchieste (a Siena, Siracusa, Prato, Parma e Chieti) e migliaia sono le ersone che temono per la loro salute.

L'Aifa (L'agenzia italiana del farmaco) ha ricevuto oggi tramite la Rete Nazionale di Farmacovigilanza la segnalazione di un nuovo caso di decesso avvenuto in concomitanza temporale con la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad.

Si tratta di una paziente di 83 anni affetta da gravi patologie e in politerapia. In tutto il numero di morti sale a 13. Le segnalazioni riguardano 7 regioni: Sicilia (2); Molise (1); Puglia (2); Toscana (2); Emilia

Romagna (2); Lombardia (2); Lazio (1) e Umbria (1).

Il nuovo caso sospetto. La vittima, una paziente di 83 anni morta a Spoleto a distanza di 24 ore dalla somministrazione di vaccino antinfluenzale, era affetta da gravi patologie, per le quali assumeva molti farmaci. Il decesso è avvenuto mercoledì scorso nell'abitazione dell'anziana. È quanto comunica la direzione alla Sanità della Regione Umbria che aggiunge: il vaccino influenzale somministratole non appartiene ai due lotti segnalati dall'Aifa (Agenzia Italiana del farmaco), che non sono stati acquistati né distribuiti da nessuna Azienda sanitaria dell'Umbria.

«Sebbene apparentemente la morte non sia immediatamente correlabile alla somministrazione del vaccino, il medico curante ha proceduto correttamente - sottolinea la direzione regionale - a segnalare l'accaduto».

I primi test, ha spiegato intanto ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin stanno dando esito negativo. E se martedì prossimo, ha aggiunto il presidente dell'Aifa Sergio Pecorelli, arriveranno i risultati delle analisi tossicologiche, il blocco di utilizzo del vaccino potrebbe già essere tolto. Ma il ministro punta l'indice sulle responsabilità regionali: fino a 13 giorni per segnalare i casi, secondo l'analisi realizzata dal direttore dell'Aifa, Luca Pani. «Noto con stupore che il ministro Lorenzin si lascia andare a uno sport troppo praticato: lo scaricabarile», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. «Si verifichi se qualcosa non ha funzionato a cominciare dall'Aifa», ha concluso.

E intanto l'ufficio legislativo del ministero sta già mettendo a punto un emendamento «taglia-tempi di segnalazione» che potrebbe essere inserito nella Legge di Stabilità. «Agiremo con estrema durezza qualora ci fossero dei riscontri verificati ma non bisogna creare allarmismi prima che ci siano delle evidenze», ha detto il ministro spiegando come non «c'è motivo perché ci sia panico, creando una psicosi si creano enormi danni alla salute».

«Le dosi di Fluad attualmente distribuite nel nostro Paese sono 3,5 milioni - ha detto Pani - e anche assumendo che ne siano state usate solo 1 milione, i numeri confermano che non dovrebbe trattarsi di un problema nel processo produttivo o di contaminazione del vaccino che, lo ricordiamo, è sottoposto in accordo alle procedure internazionali di autorizzazione a 38 controlli di cui 14 sul prodotto finito e 23 sui singoli componenti prima che i singoli lotti siano rilasciati in commercio». L'azienda, ha aggiunto, «dovrà fornire entro lunedì prossimo alle 13 una relazione di aggiornamento su tutti i controlli di qualità ripetuti sui lotti sequestrati e una valutazione clinica dei possibili rapporti causa-effetto».

La procura di Prato, la città toscana dove si è verificato uno dei decessi, ha disposto la riesumazione della salma e, soprattutto, il sequestro su tutto il territorio nazionale di uno dei lotti di Fluad del quale la Novartis aveva disposto il blocco. I Nas sono anche entrati nella «cittadella dei vaccini» di Siena, allo stabilimento di Rosia (Siena) della Novartis per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti bloccati.

Intanto al numero verde del ministero della Salute continuano a squillare senza sosta i telefoni per avere informazioni: il 1500 dedicato fino a ora a Ebola è diventato uno sportello per avere anche informazioni dell'emergenza vaccini e da lunedì risponderanno 14 medici.

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