«Sono morto, peccato»: ex infermiere firma il proprio necrologio sul giornale

Giovanni, l'infermiere che aveva preparato il suo necrologio: "Sono morto, peccato" (La Nuova Sardegna)
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Venerdì 23 Marzo 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 20:20
«Sono morto. Peccato, perché è bella la vita». Questo il necrologio che Giovanni Setti, un infermiere di 71 anni, aveva preparato otto anni prima di morire. Ora che l'ex infermiere, residente a Sassari, è passato a miglior vita, quel testo che lui stesso aveva scritto dopo aver scoperto di essere malato è stato pubblicato sul quotidiano locale La Nuova Sardegna.

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Giovanni, quando aveva saputo della malattia, aveva chiesto esplicitamente di non ricevere accanimento terapeutico, dichiarando di voler morire secondo il corso naturale. A inoltrare il necrologio, per volere dell'uomo, è stata la moglie, Letizia Farina, assolutamente d'accordo a far pubblicare un vero e proprio inno alla vita. I figli di Giovanni Setti, Gabriele e Valerie, hanno spiegato a La Nuova Sardegna: «Saremo sempre grati per tutto quello che ci ha dato, da infermiere lui conosceva molto bene la sofferenza dei malati e lui sapeva bene l'importanza di sorridere sempre».
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