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Giovanni, quando aveva saputo della malattia, aveva chiesto esplicitamente di non ricevere accanimento terapeutico, dichiarando di voler morire secondo il corso naturale. A inoltrare il necrologio, per volere dell'uomo, è stata la moglie, Letizia Farina, assolutamente d'accordo a far pubblicare un vero e proprio inno alla vita. I figli di Giovanni Setti, Gabriele e Valerie, hanno spiegato a La Nuova Sardegna: «Saremo sempre grati per tutto quello che ci ha dato, da infermiere lui conosceva molto bene la sofferenza dei malati e lui sapeva bene l'importanza di sorridere sempre».
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