Un fascicolo riguarda 20 finte assunzioni compiute da un imprenditore udinese in favore di altrettanti stranieri, in cambio di circa 200 euro a contratto.
In un secondo, si indaga su false colf o badanti assunte da sei cittadini italiani. La procura sta facendo accertamenti anche su otto matrimoni fasulli, celebrati tra uomini nigeriani e donne comunitarie dell'Est Europa. L'ultimo filone si concentra invece su un cittadino nigeriano che, attraverso due società cooperative con sedi a Treviso e in provincia di Venezia, ha stipulato vari contratti di lavoro falsi. L'uomo si faceva consegnare dagli stranieri tra i tremila e i cinquemila euro. Dalle indagini è emerso anche che cercava, tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, soggetti disposti a sottoscrivere finte assunzioni o a contrarre matrimoni in cambio di compensi irrisori.
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