animali in relazione ai valori dell'umidità relativa dell'aria».
A causa della siccità, prosegue la nota, «manca anche il fieno necessario all'alimentazione degli animali. Prati e
pascoli sono a secco e non riescono a garantire l'alimentazione di mucche e pecore», tanto che «in molte aree è stato necessario acquistare mangime e foraggi all'esterno per integrare la produzione aziendale». Le difficoltà, si legge ancora, «registrano a macchia di leopardo lungo tutta la penisola, dagli alpeggi in Piemonte alla Pianura Padana fino alle aree colpite dal terremoto».
Per le mucche il clima ideale è fra 22 e 24 gradi e oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e
producono meno latte. Nelle stalle, intanto, gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché, spiega la Coldiretti, «ogni
singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70
dei periodi più freschi».
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