Alta Velocità, ancora ritardi dopo il venerdì nero: 240 minuti sulla Napoli-Firenze e a Torino

Alta Velocità, ancora ritardi dopo il venerdì nero: 240 minuti sulla Napoli-Firenze e a Torino
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 8 Settembre 2018, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Di nuovo tribolazioni sulla linea Alta velocità ieri in panne con pesantissimi disagi per decine di migliaia di viaggiatori come non avveniva dal febbraio scorso per il problema degli scambi lasciati indifesi di fronte al ghiaccio a Termini. Ieri almeno tre guasti compreso quello più grave alla linea elettrica e al pantografo del Freccia Rossa 9540 fra Settebagni e Capena: risultato i convogli dell'Alta velocità tra Roma e Firenze deviati sulla linea storica Roma-Orte-Chiusi-Terentola-Arezzo-Firenze che si è ben presto saturata innescando ritardi fino a 4 ore. Una sitazione che Trenitalia ha finora giustificato con la definizione "un'importante anormalità".

A beh, allora, se si è trattato di "un'importante anormalità" di che cosa possiamo rammaricarci.  

Forti disagi, ieri, di conseguenza, anche per una delle linee più usate dai pensolari per Roma: la Fl1 da Orte a Fiumicino.

In tutto questo scenario resta irrisolto anche uno dei crucci più penalizzanti e irritanti per i viaggiatori: la clamorosa carenza di informazioni in diretta che, a sentire Trenitalia, non possono essere correttamente fornite in queste situazioni di caos, mentre in realtà basta avere sul telefonino la più banale delle app  per capire che, ad esempio, il convoglio su cui stai viaggiando avrà ben più dei 30 pietosi minuti appena annunciati dal capotreno, o dal train manager che piace tanto dirlo, se il treno appena davanti al tuo ne ha già accumulati 90.  

Oggi, con il retaggio dei guai di ieri che si sono fatti sentire fino a metà mattinata, si è cominciato con problemi in corso di accertamento al nodo di Torino, con ritardi fino a 70 minuti per otto treni ad alta velocità e per quindici regionali,  un inconveniente alla linea elettrica di alimentazione a Porta Nuova. Quattro treni regionali sono stati cancellati, mentre altri sette sono stati limitati nel percorso. Ad essere coinvolte sono state le linee in uscita ed entrata da Torino Porta Nuova per Modana, Cuneo, Milano, Ventimiglia e Genova.

Poi rallentamenti nei pressi di Firenze per "persone nei pressi dei binari dell'Alta velocità", una situazione da manicomio comune anche a Settebagni. Accade che in genere immigrati disorientati per andare, a piedi, naturalmente, dal punto A quello B scelgono la linea retta rappresentata dai binari dell'Av. Che la linea dovrebbe essere ben recintata soprattutto nei pressi dei centri urbani, anche per limitare la piaga dei suicidi, è evidentemente un altro discorso.

Infine poco dopo mezzogiorno si è rotto un convoglio ItaloTreno  fra Napoli e Roma (fra Anagni e Labico)  che ha provocato ritardi medi di 60 minuti per 24 convogli, con punte fino a 180 minuti: si è creato insomma di nuovo l'effetto tappo che ha innescato ritardi in serie creando ancora quella folla di viaggiatori appesi sotto i tabelloni, con il torcicollo da sguardo continuo e angosciato al ritardo crescente del treno prenotato.

Intanto ItaloTreno, cliente obbligato di Rfi, mette nel mani avanti per i prossimi giorni piegando il motivo di previsti ritardi che in realtà non sono così infrequenti anche per le Frecce Rosse anche in situazioni di presunta normalità. Il che riporta anche al tema della gestione da parte di Rfi (società per azioni partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane che ha il compito di gestire l'infrastruttura ferroviaria nazionale) della rete (unica, va da sé) dell'Alta velocità. Quella è e quella resta, un po' come quando vi abbonate a una compagnia telefonica ma poi a casa vostra arriva sempre un tecnico della Telecom perché la rete dei cavi resta in gran parte sua. 


La nota di Italo: a causa di lavori di manutenzione effettuati dal Gestore dell’Infrastruttura - Rete Ferroviaria Italiana, sulla linea Firenze SMN-Roma T.ni, da martedì 28 agosto a domenica 30 settembre, i treni Italo potranno subire i seguenti ritardi:Da Roma T.ni per Firenze SMN, ritardi entro 10 minuti dal 28/08 al 13/09 e dal 21/09 al 30/09. Da Firenze SMN per Roma T.ni, ritardi entro 10 minuti dal 28/08 al 04/09 e dal 11/09 al 20/09.

La nota del gruppo Fs Italiane: a 24 ore dall'incidente più grave del venerdì nero (treno 9540) viene fatto sapere che "
oltre 40 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana sono intervenuti per ripristinare i cavi della linea elettrica coinvolti nel guasto (circa 150 metri). Per recuperare il treno fermo senza diminuire la capacità degli altri binari disponibili, Rfi da subito ha disposto l'invio di un locomotore di soccorso. Siccome le attività di recupero si sono però prolungate, è stato poi inviato un ulteriore convoglio vuoto sul binario parallelo, su cui sono stati trasbordati i viaggiatori. Questa procedura ha determinato l'interruzione della circolazione per motivi di sicurezza anche su questo binario e, quindi, l'ulteriore diminuzione del numero di binari disponibili, con inevitabili ripercussioni sugli altri treni in circolazione e ritardi medi di 180 minuti.Tutte le operazioni sono state fatte seguendo sempre il principio della massima sicurezza, attraverso protocolli ben precisi che, in situazioni di anormalità così importanti, possono avere impatti molto forti sulla circolazione ferroviaria".


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I RIMBORSI E I BONUS
Tutti i clienti di Trenitalia rimasti coinvolti nei ritardi sulla linea Direttissima Roma Firenze il 7 settembre, conseguenza di un grave guasto alla linea elettrica tra Settebagni e Capena - possono ottenere l'indennizzo a loro dovuto già da domenica 9 settembre.ÿTrenitalia rende così noto di aver attivato le necessarie procedure, erogando da subito, fin dalla notte del 7, i primi indennizzi e adottando alcune misure straordinarie rispetto alle norme in vigore. Ai viaggiatori del FR 9540 rimasto fermo in linea sarà corrisposto il rimborso integrale del biglietto e un bonus di pari valore, da «spendere» entro un anno per prossimi viaggi. Per tutti i viaggiatori degli altri treni giunti a destinazione con un ritardo superiore ai 180 minuti Trenitalia garantirà il rimborso integrale del biglietto pagato, misura anche questa non prevista dai regolamenti comunitari adottati da Trenitala.

Ciò mentre i regolamenti prevedono che, anche in questa circostanza, i passeggeri arrivati a destinazione con 60 minuti di ritardo abbiano diritto a un rimborso cash o a un bonus pari al 25% del biglietto pagato.
Chi è giunto invece a destinazione con un ritardo pari o superiore ai 120 minuti avrà diritto ad un rimborso del 50% del titolo di viaggio, cash o attraverso un bonus. Trenitalia è impegnata a rendere più celeri possibile le procedure per ottenere tali indennizzi su tutti i canali previsti. Basterà che i viaggiatori si rivolgano alle biglietterie e ai Freccia Club di Trenitalia o richiedano l'accredito di quanto dovuto direttamente online su trenitalia.com, dove troveranno ogni ulteriore utile informazione sulle modalità di rimborso.

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