Treviso, spedizione punitiva contro l'amante. Ma lei chiama rinforzi: rissa in piazza

(archivio)
di Gabriele Zanchin
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 18:18
CASTELLO DI GODEGO - «Il furto d’amore sarà punito -disse- dall’ordine costituito». La celeberrima "Bocca di rosa" di Fabrizio De André ha avuto un’appendice in salsa godigese. È successo l’altra sera quando la spedizione punitiva organizzata da una donna a casa della rivale in amore per riprendersi il marito infedele, ha agitato la piazza. Sono volate parole forti («cornuta», «schifosa» e anche di peggio). Ma soprattutto chi ha accompagnato la donna "ferita" non ha certamente nascosto mazze e bastoni, che hanno iniziato a roteare davanti a decine di godigesi sinceramente spaventati.

Il gruppo è arrivato in via Grande a Castello di Godego, in provincia di Treviso, verso le 20.30: due auto cariche di donne, uomini e con un bimbo di 4 anni. L'obiettivo era una residente di via Grande che aveva un unico grande torto: vive assieme al marito di una donna che vuole riportarlo, con le buone o con le cattive, sotto il tetto coniugale. "Mattanza" in vista? Niente affatto. Le voci di paese si sono sparse a tale velocità che la vittima designata, messa al corrente dell’arrivo della moglie del suo amante, si è organizzata a sua volta chiamando a raccolta alcuni amici. Così alle 20.30 è scoccata l’ora del Ok Corral e nella piazzetta di via Grande sette-otto persone armate di bastoni e spranghe hanno cominciato a gridare ogni genere di offese e parolacce incrociate.