La giovane ha raccontato che le avances sarebbero iniziate due giorni prima al termine del suo turno di lavoro. Nonostante il suo rifiuto nella notte il titolare avrebbe raggiunto la cameriera nella stanza vicino al locale che aveva in uso e l'avrebbe costretta a consumare un rapporto sessuale. Violenza che si sarebbe ripetuta il giorno successivo. La giovane ha raccontato di aver avuto inizialmente paura di fuggire perché consapevole che il titolare aveva una pistola. La ventenne è poi scappata il pomeriggio del 26 ottobre con l'aiuto di un'amica e si è rivolta ai carabinieri. I militari hanno subito avviato le indagini e sequestrato nel ristorante una pistola scacciacani nel punto che la ragazza aveva indicato. Dagli accertamenti sono poi emersi indizi ritenuti utili a supportare le accuse mosse al ristoratore.
Secondo le verifiche inoltre l'uomo avrebbe tenuto un atteggiamento aggressivo nei confronti della sua compagna e anche delle altre dipendenti.
Altre due di loro, infatti, che avevano lavorato per breve tempo nel ristorante, avrebbero ricevuto attenzioni di tipo sessuale da parte dell'uomo. Il ristoratore è stato arrestato questa mattina a Borgo Ticino (Novara), dove si trovava attualmente per lavoro, e posto agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Borgofranco d'Ivrea.
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