Il militare, che secondo le accuse dei pm Pelosi, Locci e Toso avrebbe concesso favori per ottenere benefici come auto e cene, ero in forza alla squadra di polizia giudiziaria dell'Arma in procura e in tale veste si è occupato anche di alcuni fascicoli coordinati dal pm Andrea Padalino, ora applicato alla procura di Alessandria.
A questa inchiesta sarebbe legato, come riportano sulle pagine locali alcuni quotidiani, il procedimento disciplinare aperto davanti al Csm nei confronti del magistrato, che non è però indagato.
Il magistrato, noto soprattutto per le inchieste relative alla Tav, smentisce. L'inchiesta del Csm, dice, riguarda «presunte violazioni procedurali». E precisa che la suddetta indagine «non ha alcun collegamento fattuale o giuridico» con i «presunti rapporti illeciti tra un Appuntato - che non è mai stato a me formalmente assegnato - e un Avvocato».
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