Torino, inchiesta Movida, interrogato l'ex sindaco Chiamparino: «Ho risposto a tutto»

L'ex sindaco Chiamparino
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Martedì 29 Ottobre 2013, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 15:03
TORINO - Per due ore Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino e oggi presidente della Compagnia di San Paolo, ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Andrea Beconi e del sostituto Andrea Padalino, nell'ambito dell'inchiesta sui locali della movida ai Murazzi del Po in cui è indagato per abuso in atti d'ufficio. «Ho risposto a tutte le domande» ha spiegato Chiamparino uscendo dalla Procura. «Abbiamo ricostruito l'iter amministrativo della vicenda - ha detto il suo legale, l'avvocato Fulvio Gianaria - con tranquillità, precisione e puntualità».



«Con quella delibera si tentò di risolvere e di sanare una criticità». È quanto ha spiegato oggi l'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, interrogato nell'ambito dell'inchiesta sui Murazzi in veste di indagato di abuso in atti di ufficio, ai pm Andrea Beconi e Andrea Padalino e agli investigatori di guardia di finanza e polizia municipale.
Il fatto che Chiamparino risultasse uno dei proponenti della delibera - è stato spiegato - non era straordinario anche perchè diversi componenti della giunta erano in ferie: uno degli assenti era Mario Viano, che sull'argomento ebbe delle divergenze con il collega Alessandro Altamura (il quale è indagato e verrà sentito nei prossimi giorni). Chiamparino avrebbe inoltre affermato di non essere a conoscenza di tutti i dettagli di un provvedimento che venne messo a punto da tecnici e funzionari. L'allora sindaco risultato all'oscuro anche di un accordo che in precedenza il è city manager Cesare Vaciago, anche lui indagato, aveva siglato con alcuni gestori dei locali.
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