Torino, carabinieri fermano abusivi: accerchiati e spintonati da 50 ragazzi

Torino, carabinieri fermano abusivi: accerchiati e spintonati da 50 ragazzi
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Domenica 18 Giugno 2017, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 12:44

Rivolta contro i carabinieri che controllavano i venditori abusivi di bibite. La notte della movida torinese, ai Murazzi del Po, è stata turbata da un nuovo episodio turbolento dopo la protesta di qualche sera prima in un altro dei quartieri del divertimento notturno, Vanchiglia, contro i provvedimenti della Città per contrastare la malamovida. Un gruppetto di giovani, poi raggiunto da altre decine di persone, ha accerchiato i militari, spingendoli e strattonandoli per la divisa. L'episodio violento, sul quale è stato trasmesso un rapporto alla Procura che aprirà un'indagine, è stato condannato duramente dalla sindaca Chiara Appendino. 
 




Lo ha definito «un chiaro segno di inciviltà». Alla contestazione ha partecipato una cinquantina di frequentatori dei Murazzi, sotto piazza Vittorio Veneto. Lo scopo era quello di impedire i controlli a due uomini originari del Bangladesh, di 36 e 38 anni, che stavano vendendo abusivamente bottiglie di birra. Alla vista dei militari, i due sono scattati, tra urla e lacrime, verso un gruppetto formato principalmente da giovani donne e hanno chiesto aiuto.

È scoppiata la rivolta contro i carabinieri proseguita anche quando sono arrivati i rinforzi. Dopo un'accesa discussione, i militari sono riusciti a ristabilire la calma e a riprendere il loro lavoro: alla fine dei controlli ai Murazzi e in piazza Vittorio sono state sequestrate 60 bottiglie di birra in vetro e comminate multe per 1.400 euro totali. Tra i destinatari anche i due abusivi che hanno innescato la sommossa.

E sono state avviate le indagini sull'aggressione ai carabinieri che riguarderebbe in particolare 5-6 giovani, i più esagitati. Dopo la notte di panico in piazza San Carlo, che ha causato la morte di una persona e il ferimento di oltre 1.500 la sindaca ha emesso un'ordinanza che vieta la vendita delle bibite da asporto, dalle 20 alle 6 in tutti i bar, i locali, i negozi, minimarket e i supermercati nelle zone maggiormente interessate dalla movida, «allo scopo di limitare la calca nelle strade e nelle piazze all'esterno dei locali».

Le intemperanze hanno amareggiato la sindaca: «Una Giunta - ha scritto Chiara Appendino su Fb - lavora per adottare strumenti che possano far convivere meglio le esigenze di tutti, confrontandosi con ogni parte per mesi, poi succedono episodi come questo. I cittadini che, non solo non supportano, ma si rivoltano contro le Forze dell'Ordine che contrastano i venditori abusivi sono un chiaro segnale di inciviltà.
Purtroppo - ha aggiunto la sindaca - l'Italia è il Paese in cui spesso la legge si accetta solo quando tutela il proprio interesse particolare, ma non possiamo arrenderci ad un livello così basso. Il rispetto delle regole e delle libertà altrui è la base per una convivenza civile: su questo non è possibile transigere».

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