Terremoto in Sicilia, scossa magnitudo 3.2 a sud dello Stretto di Messina

Terremoto in Sicilia, scossa magnitudo 3.2 a sud dello Stretto di Messina
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Martedì 21 Gennaio 2014, 08:16 - Ultimo aggiornamento: 19:21
Terremoto in Sicilia. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.2 è stata registrata alle 23:45 del 20 gennaio a sud dello Stretto di Messina, davanti le coste di Sicilia e Calabria. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 55,9 km di profondità ed epicentro oltre 10 km dalla costa. Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.



Lunedì 20 una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 alle 8,12 è stata localizzata nel distretto sismico Monti del Matese, tra il Molise e la Campania. Il sisma è stato nettamente avvertito a Campobasso e in molti altri centri della provincia, compresa Napoli. A Bojano gente in strada sotto la pioggia. Al momento non si registrano danni, ma sono in corso accertamenti. Una seconda scossa, con il medesimo epicentro e di magnitudo 3, si è verificata alle 8:55. Scosse anche nell'alta Toscana.



La scossa nel Matese. Il sisma di magnitudo 4,2 è stato seguito da un'altro evento più lieve alle 8,21 di lunedì, di magnitudo 2.6. Epicentro ancora Piedimonte Matese, profondità 11 chilometri. Il sisma è stato avvertito anche a Napoli, nei quartieri alti (Vomero, Colli Aminei, Camaldoli) ma anche nel centro antico e in provincia. I dirigenti di alcuni istituti scolastici hanno deciso di evacuare le scuole. Centinaia sono le telefonate che sono giunte ai centralini dei vigili del fuoco in provincia di Benevento. Al momento - dicono i pompieri - non si segnalano danni a persone o cose. L'area dove maggiormente sono state avvertite le scosse sono i comuni della Valle Telesina e della Valle del Titerno, le stesse interessate dal terremoto dello scorso dicembre. Ulteriori controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta sono stati eseguiti nei comuni di Piedimonte Matese, Letino, Alife, Gallo Matese, Fonte Greca, San Potito e Gioia Sannitica, nel Casertano, dopo la terza scossa di terremoto delle 8.55. Al momento non vi sono segnalazioni di danni né di feriti. Alcuni comuni hanno emesso ordinanze di chiusura di scuole ed istituti pubblici. «Le verifiche sono in corso, ma allo stato posso dire che non si registrano danni di particolare entità. Anche se la paura è stata tanta». Così Enzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese (Caserta), anche questa volta uno dei comuni maggiormente interessati dal sisma che ha colpito l'area del Matese, fa il punto della situazione. Il Comune ha emesso ordinanze di chiusura per scuole e uffici pubblici; alle verifiche hanno preso parte vigili del fuoco, personale della Protezione Civile regionale e tecnici dell'ufficio comunale. Il nubifragio che si è abbattuto sulla zona sta rendendo i controlli più complicati. Anche in questa circostanza, come lo scorso 29 dicembre, la zona in cui le scosse sono state maggiormente avvertite è quella delle case popolari di via Aldo Moro. Nel primo pomeriggio, nella sede del Municipio di Piedimonte Matese, è previsto un incontro con i sindaci degli altri cinque comuni del comprensorio.



Scuole evacuate a Isernia Paura tra gli studenti di Isernia che alle 8:12 di lunedì erano appena entrati a scuola. Gli studenti sono stati fatti tutti uscire dalle scuole e si sono riversati in strada.



La scossa di dicembre Si tratta del secondo avvertimento sismico in pochi giorni, dopo il terremoto di magnitudo 4.9 è avvenuto alle 18:08 del 29 dicembre.



«Il terremoto è accaduto nella stessa area dove il 29 dicembre scorso si è verificato il sisma di magnitudo 4.9. Entrambe le scosse, di magnitudo 4.2 delle 8,12 e la scossa di 3.7 delle 8,55, si sono dunque verificate nella stessa area». Lo dice all'Adnkronos Alberto Michelini, direttore del Centro nazionale terremoti dell'Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia). «È importante contestualizzare -spiega l'esperto- rispetto alla scossa di magnitudo 4.9: in termini di scuotimento ed energia elastica liberata, questo nuovo terremoto è di circa 8 volte inferiore rispetto alla scossa che si registrò il 29 dicembre». «I nostri dati - sottolinea Michelini - indicano che le due scosse di questa mattina hanno lo stesso tipo di faglia. Questo sciame, iniziato il 29 dicembre, continuerà. Ci sarà una progressiva diminuzione, ma la zona del Matese è ad altissima pericolosità sismica e dunque la prorità è ancora una volta la prevenzione».



Terremoto anche tra Massa e Lucca Una scossa di terremoto di magnitudo 2.5 è stata registrata in Toscana, tra le province di Massa Carrara e Lucca. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 5,3 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Massa, San Vito Cerreto (Massa Carrara), Forte dei Marmi e Seravezza (Lucca). Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile, non risultano danni a persone o cose.



Trema anche l'Albania Ripetute scosse di terremoto sono state registrate a Durazzo, nell'Albania centrale, a circa 30 chilometri a ovest di Tirana, senza provocare danni, più o meno nelle stesse ore del sisma avvertito in Italia meridionale. «Una prima scossa di magnitudo 4.2 è stata localizzata a 3 chilometri al nord di Durazzo», ha spiegato all'Ansa Rrapo Ormeni del servizio sismologico albanese.
La scossa è stata sentita anche in altre città, come Tirana e Kavaja e Fier più a sud. Una seconda scossa, alle 08.15, di magnitudo 4.1, è stata localizzata sempre a Durazzo, avvertita oltre che a Tirana anche più a nord, a Lac e Kruja. Poi sono seguite altre 5 scosse di magnitudo inferiore. Fino alle 9.00 sono state registrate in tutto 22 repliche.
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