Terremoto e neve, Curcio: «Non risultano morti, diverse zone ancora isolate. Evitate spostamenti»

Terremoto e neve, Curcio: «Non risultano morti, diverse zone ancora isolate. Evitate spostamenti»
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Mercoledì 18 Gennaio 2017, 18:45 - Ultimo aggiornamento: 19:48
Neve, vento, gelo. Il maltempo imperversa sull'Italia centrale e rende difficile la viabilità e la vita quotidiana messa a dura prova oggi anche dalle nuove forti scosse di terremoto. Non si placa il forte vento in Liguria che alimenta gli incendi di origine dolosa e lascia a terra i Canadair. Il vento ha anche bloccato le navi in alcuni porti, da Olbia ad Ancona. «Nelle prossime 24 ore e quindi nella nottata e nella giornata di domani la situazione maltempo resterà difficile», ha avvisato Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile vedendo un possibile miglioramento solo a partire da domani sera.

«Non risultano decessi, e questo è importante. Tutti i mezzi sono prioritariamente impegnati per i soccorsi», ha detto Curcio, parlando a Rieti. «Diverse zone non sono state raggiunte - ha spiegato -. Abbiamo contatti ma molte sono ancora isolate. Il tutto è reso più difficile dalla viabilità».

«La situazione è complicata ma credo che la cosa più importante sia far sentire alla gente che ci siamo e stiamo facendo il possibile per dare risposte dal punto di vista operativo. Nelle prossime 24 e quindi nella nottata e nella giornata di domani la situazione maltempo resterà difficile, da domani sera e venerdì speriamo di poter contare in un miglioramento», ha aggiunto. 

«Evitare spostamenti». È stato poi l'appello lanciato dal capo della Protezione civile. «E chi si deve muovere - ha aggiunto Curcio - lo faccia dopo essersi informato. Non si deve forzare ciò che non è forzabile». «Faccio un appello a chi può di spostarsi e andare in strutture alberghiere. Noi abbiamo riaperto tutte le possibilità di assistenza alla popolazione che avevamo ristretto. Regioni e sindaci hanno attivato percorsi di ricovero». «Ribadisco, c'è la difficoltà di operare, tutto è reso più difficile dalla viabilità complicata dalla neve. Stiamo lavorando al limite del proibitivo». «Per quanto riguarda la rete elettrica persistono problemi a cui stiamo ancora lavorando con Enel e Terna in Abruzzo e nelle Marche».

Scuole chiuse, famiglie senza luce, vie impraticabili, frazioni isolate, crolli. È il quadro di un'altra giornata
difficile dall'Abruzzo alle Marche, dal Lazio all'Umbria. Ed è il maltempo a preoccupare maggiormente i sindaci che si trovano a fronteggiare situazioni di emergenza. «L'emergenza non è il terremoto bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve», è stato oggi il nuovo appello del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. E stretti nella morsa del ghiaccio e del nuovo evento sismico, anche i Comuni terremotati delle Marche hanno lanciato un appello a tutte le Regioni italiane: «Servono turbine, pale gommate con catene e personale per rimuovere alberi e rami che ostruiscono le strade coperte». 

In Abruzzo, a Penne (Pescara), è crollato per il peso della neve il tetto di un supermercato. Salvato un dipendente che era rimasto intrappolato nel negozio che al momento era chiuso. Il sindaco Mario Semproni ha scritto al premier Paolo Gentiloni: «Abbiamo bisogno di aiuto», è l'appello disperato. Nella stessa zona i Vigili del Fuoco hanno fatto sapere che per colpa della neve sono caduti capannoni e coperture di stalle. Sempre in Abruzzo, dopo l'emergenza neve, c'è stata anche una emergenza acqua a Pescara per l'inondazione del fiume omonimo e del Saline; si conta un ferito, un uomo di 47 anni, che ha visto crollare sulla sua auto un albero a causa delle forti piogge. Il crollo del muro di contenimento del piazzale di sosta di un condominio di cinque piani a Chieti, che ospita dieci appartamenti, ha portato nel primo pomeriggio all'evacuazione di uno stabile. Centomila nella Regione le utenze senza luce e a tratti interrotte alcune tratte ferroviarie. Situazione molto critica sulle strade.

Ancora nevicate abbondanti nell'entroterra delle Marche, in particolare nelle zone meridionali dove si trova la maggior parte dei Comuni colpiti già dal terremoto. Viabilità ancora difficile nelle zone interne delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Nell'Ascolano, la scorsa notte il tetto di una palestra a Villa Pigna è crollato sotto il peso della neve; non si segnalano feriti, dato che in quel momento non c'era nessuno. A Pieve Torina (Macerata) la neve ha fatto crollare la tensostruttura provvisoria adibita ad asilo, fortunatamente anch'esso in quel momento vuoto. Disagi anche in Sardegna. Scuole e uffici chiusi a Nuoro e in mezza Barbagia, sino a Lanusei e all'Ogliastra, ovili isolati nelle campagne, anziani dei paesi di montagna assistiti dai servizi sociali, continui black out dell'energia elettrica e strade interne impraticabili. Scuole chiuse per la troppa neve anche a Benevento e a Enna.

Alunni a casa nelle zone terremotate dell'Umbria, a partire da Norcia.
Qui la neve ha anche bloccato l'arrivo degli arredi dei container da consegnare agli sfollati di Cascia.


 
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