L'inchiesta è scattata dopo la querela presentata nel dicembre dello scorso anno da una delle vittime. L'indagata, dipendente di un istituto bancario di Taranto dal 2001 al 2016 e poi impiegata presso un'altra banca, avrebbe simulato la sottoscrizione di polizze di investimento, impadronendosi poi delle somme versate. Avrebbe effettuato bonifici e prelievi diretti sui conti correnti dei clienti, e avrebbe usato carte bancomat intestate alle vittime. La donna è anche accusata di aver realizzato documenti bancari falsi.
Il gip ha disposto a carico dell'indagata il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un totale di circa 40mila euro.
Le indagini sono ancora in corso e si sospetta che le vittime siano moltissime. La donna è accusata di furto, truffa aggravata e indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento.
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