Padova, «Ti accompagno a casa in taxi»: ex promessa del calcio stupra ragazza dopo il party

Stuprata da un ex calciatore dopo il party. La scusa: «Ti accompagno a casa in taxi»
di Marina Lucchin
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Venerdì 27 Aprile 2018, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 09:31

Ha conosciuto una ragazza a una festa, poi l'ha convinta ad entrare nella casa dove era ospite e l'ha violentata. La Squadra mobile ha rintracciato ieri, dopo due mesi dal presunto stupro, Quham Babatunde, 27 anni, ex promessa del calcio, che aveva militato anche nel Monselice e nella nazionale nigeriana under 20 nel 2009. Lo straniero è stato trovato nell'appartamento di alcuni amici a Mezzavia, lo stesso dove in gennaio avrebbe abusato della 22enne, che il giorno dopo si era presentata in questura per sporgere denuncia. Sul capo dello straniero pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice che ha ritenuto attendibile la versione della vittima, ricca di particolari che incastrerebbero il nigeriano.

IL FATTO La ragazza si è presentata in lacrime in questura per sporgere denuncia il giorno dopo la violenza. Si tratta di una studentessa 22enne, italiana di origine nigeriana. La giovane, il 21 gennaio scorso, era andata con alcuni amici a una festa in un locale di via Bernina e qui ha conosciuto Quham Babatunde. Una chiacchiera tira l'altra e tra i due ragazzi era scattata una certa confidenza tanto che, una volta conclusa la serata di festa, l'ex calciatore le aveva proposto di approfittare di un passaggio sul taxi che avrebbe preso lui per tornare al suo alloggio, assicurandole che avrebbero prima fatto tappa a casa sua. La giovane, vista l'ora, la stanchezza e l'opportunità di rientrare in taxi in tutta sicurezza aveva accettato l'offerta. Il taxi, però, portò entrambi direttamente all'indirizzo dove era ospite il 27enne, in via Mezzavia a Mezzavia.

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