A srotolare il drappo e a affiggere il manifesto in via Zamboni, nel cuore della zona universitaria di Bologna, è stato il Cua-Collettivo universitario autonomo che ha rivendicato l'azione sulla propria pagina Facebook e in una nota spiegando che "si è alzato chiaro il grido di ostilità e disprezzo per il razzismo e le politiche suprematiste messe in campo dal neo ministro degli Interni negli ultimi mesi".
La replica via social del vicepremier non si è fatta attendere: «A Bologna, i soliti figli di papà dei centri a-sociali mi mettono un mirino addosso con la scritta ASSASSINO Che pena. Credo che qualche mese di servizio civile o militare gli farebbe proprio bene, che ne pensate?».
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