Stamina, Vannoni rinuncia al ricorso in Cassazione

Davide Vannoni
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Lunedì 19 Ottobre 2015, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 10:36
Davide Vannoni rinuncia al ricorso in Cassazione nel procedimento sulle cure mediante cellule staminali in cui aveva patteggiato la pena di un anno e dieci mesi. Lo hanno annunciato i suoi legali, Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo. «È la prova - dicono gli avvocati - che per lui si tratta di un capitolo concluso e che l'esperienza del metodo Stamina in Italia è finita. Si tratta di una vicenda che lascia ancora molte ferite aperte, ma su cui dovrà giudicare la storia».



Non luogo a procedere per prescrizione: è la sentenza pronunciata a Torino dal giudice monocratico Roberto Arata nei confronti di Davide Vannoni, accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro, ottenuto e poi revocato. Il patron della Stamina Foundation non era in aula.



Il giudice Arata ha recepito l'impostazione dei difensori di Vannoni, Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo, secondo cui il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte si sarebbe consumato nel 2007, all'atto della richiesta, e non nel 2008. Gli otto anni trascorsi hanno quindi fatto scattare la prescrizione del reato.



«Questa sentenza - hanno dichiarato i due legali - non arriva inattesa.
Eravamo convinti che il reato fosse ampiamente prescritto e che, comunque, Vannoni non avesse mai avuto intenzione di compiere alcun tentativo di truffa nei confronti della Regione Piemonte». Il pm Giancarlo Avenati Bassi aveva chiesto una condanna a due anni.
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