Sul profilo Facebook della Fondazione, infatti, è stato pubblicato un video - che il Garante per la privacy ha appena chiesto a YouTube di rimuovere - con i presunti miglioramenti di una bambina torinese dopo la cura. La famiglia della piccola si era rivolta alla trasmissione televisiva di Rai Tre Presa Diretta dove aveva sostenuto di avere pagato 50 mila euro per infusioni praticate a Trieste senza che poi ci fosse stato alcun cambiamento.
Vannoni replica «Non ho mai effettuato visite mediche su Nicole e non sono stato io a diffondere per primo il video che ritrae la piccola». Così Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, risponde alle accuse mosse dai genitori della piccola Nicole M., che hanno sporto denuncia nei suoi confronti per esercizio abusivo della professione medica e violazione della privacy, secondo quanto riporta oggi il quotidiano La Repubblica.
La replica di Vannoni «Non stato io a diffondere per primo il video, ma l'ho semplicemente ripreso da alcuni comitati pro-Stamina», ribadisce Vannoni aggiungendo inoltre di non capire «su cosa poggerebbe l'accusa a mio carico per esercizio abusivo della professione medica, non posso fare visite mediche e non le ho effettuate sulla bambina: le domande che pongo alla mamma nel video riguardano alcuni parametri indicatimi da Andolina per verificare se vi fossero miglioramenti relativamente alla sua patologia»
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