L'uomo è svenuto ma il primo cittadino, facendolo sdraiare a terra, è riuscito a fargli riprendere i sensi. Poi la fase più delicata: chiama il Nue 112 e arriva un'ambulanza. I presenti riferiscono al sindaco di una sorta di "nuvola di vapore" notata nella piccola stanza-cucina: il vano ha un grande portone che in quel momento è chiuso, perché è molto freddo, ma che viene subito aperto per arieggiare. Intanto Del Frate, all'arrivo dei sanitari, informa che può trattarsi di monossido: aiuta così il personale medico nell'individuazione del malore. Il 70enne viene portato prima all'ospedale di Palmanova e poi trasferito a Trieste per il trattamento in camera iperbarica. Non è grave; è rimasto intossicato dal monossido di carbonio.
Prima della mezzanotte le altre persone che erano nella stanza cucina, una decina, vengono chiamare dal medico dell'ospedale di Palmanova per controlli: non hanno sintomi ma tutte, al test del monossido, risultano positive: l'hanno respirato. Saranno poi dimesse nella notte. Intanto in chiesa arrivano i vigili del fuoco che accertano la presenza del micidiale gas. Non è chiaro come si sia formato; nella mattinata di oggi, lunedì 11 dicembre, saranno eseguiti tutti gli accertamenti del caso con il funzionario dei vigili del fuoco di Udine, il perito Valmore Venturini. Sul posto anche i carabinieri.
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