Il rischio per lo Stato è di un esborso che supera abbondantemente i 4 miliardi di euro. Uno spreco inaccettabile in un periodo di spending review in cui si tagliano i servizi e si chiedono sacrifici ai cittadini. E proprio nell’ottica di trovare una linea di equilibrio tra i diritti dei medici e la necessità di non gravare ulteriormente sulle casse pubbliche, Consulcesi sta da tempo facendo da pungolo alle Istituzioni per trovare una soluzione. Soluzione rappresentata da un accordo transattivo proposto attraverso la presentazione di ben tre Ddl che hanno coinvolto in maniera trasversale tutto il Parlamento. Un problema, dunque, avvertito da tutte le forze politiche. Una volta raggiunto, l’accordo sarà però valido solo per chi avrà fatto ricorso prima della trasformazione in legge.
Consulcesi lancerà un’altra azione di rimborso il prossimo 20 ottobre. “Continuano ad arrivare assegni milionari e un numero sempre maggiore di sentenze favorevoli ai nostri medici - afferma il Presidente onorario di Consulcesi, Massimo Tortorella – ma attraverso il forte legame saldato con i professionisti del settore, OMCeO, Sindacati ed Enti, sappiamo che ci sono ancora migliaia di specialisti ai quali è stato negato un diritto certo. A loro disposizione ci sono già oltre 350 avvocati e consulenti legali che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e sul sito www.consulcesi.it”.