Isernia, Segregata in casa per due mesi da un ragazzo conosciuto in chat

Isernia, Segregata in casa per due mesi da un ragazzo conosciuto in chat
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Mercoledì 25 Gennaio 2017, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 10:42
Choc a Isernia. Segregata per due mesi nella camera da letto, di casa sua, da una ragazzo conosciuto in chat. Lei è una 53enne isernina, lui è un 22enne della provincia di Venezia arrestato dalla Polizia di Isernia per sequestro di persona.

I poliziotti sono intervenuti nell'abitazione e l'hanno liberata dopo la segnalazione del figlio maggiore della donna che non aveva più notizie di sua madre. Oggi il Questore Ruggiero Borzacchiello, in conferenza stampa, ha illustrato i particolari della vicenda. 

«I poliziotti, dopo aver suonato più volte al citofono senza ricevere risposta hanno chiesto l'intervento dei Vigili del Fuoco. Da una finestra si è spalancata davanti ai loro occhi una scena terribile: la 53enne ferma a letto e di fianco il ragazzo che si è alzato per aprire la porta solo dopo un'estenuante trattativa». L'appartamento era in disordine e mal odorante. «La donna, con ecchimosi sul corpo, ha cominciato a piangere e a parlare solo quando i poliziotti hanno portato via il ragazzo».

Ai poliziotti ha detto «di averlo conosciuto in chat e di essere, poi, andata a Venezia per incontrarlo di persona. Quindi, l'invito a raggiungerla a Isernia e l'incubo. Dopo un paio di giorni di normale convivenza, il 22enne ha modificato il comportamento. L'ha trattenuta, contro la sua volontà, in camera da letto. L'ha picchiata e costretta a espletare i bisogni fisiologici in un recipiente di plastica (trovato in camera)». La donna ha raccontato che «riceveva un pasto al giorno ed era stata privata della carta bancomat e del cellulare». Lei è una vedova che vive con la pensione di reversibilità del primo marito da cui ha avuto il figlio che si è rivolto ai poliziotti. Gli altri due figli, avuti da una successiva relazione, vivono col padre. Ora è ricoverata all'ospedale 'Venezialè assistita anche dagli psicologi. Il ragazzo, che ha risposto «in modo evasivo alle domande dei poliziotti», è stato rinchiuso nel carcere di Ponte San Leonardo. Il Questore, a conclusone della conferenza stampa, ha rivolto un appello agli isernini «a denunciare tutte le situazioni di degrado di cui sono a conoscenza». 
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