Scuola, allarme dei presidi: un crollo ogni 4 giorni. Nel Lazio solo il 9% ha l'agibilità

Scuola, allarme dei presidi: un crollo ogni 4 giorni. Nel Lazio solo il 9% ha l'agibilità
2 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Settembre 2018, 20:20
Presidi sul piede di guerra. E non per la consueta giostra degli incarichi annuali ma per la situazione degli edifici scolastici. Tre scuole su quattro non hanno agibilità statica e nonostante siano in crescita gli investimenti per la manutenzione (in media di 50mila euro ad edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quelli straordinari) solo una su venti è in grado di resistere a un terremoto. E questo nonostante che ci sia stato un crollo ogni quattro giorni di scuola nel 2017-2018, un record rispetto agli ultimi 5 anni, con ben 13 persone rimaste ferite tra personale scolastico e alunni (204 crolli e 37 feriti dal 2013 ad oggi).
Questi alcuni dei dati che emergono dal XVI Rapporto sulla sicurezza delle scuole, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva. Emerge una Italia a tre velocità, sia sulla manutenzione che sull'adempimento delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge: ad investire di più sulla manutenzione ordinaria è la Lombardia (in media quasi 119mila euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3mila euro); la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle scuole calabresi e nel 59% di quelle umbre, il certificato di prevenzione incendi è presente nel 69% degli istituti del Trentino Alto Adige e solo nel 6% di quelli laziali.
 A livello regionale, in grave ritardo sono il Lazio (9% delle scuole è in possesso dell'agibilità/abitabilità, il 6% della prevenzione incendi), la Campania (11% con agibilità, 17% prevenzione incendi) e la Calabria (12% con agibilità, nessuna in regola con prevenzione incendi). «Le soluzioni delle problematiche relative alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e alla qualità delle strutture edilizie, non sono più rinviabili: una media di 44 crolli all'anno, una scuola su quattro con manutenzione inadeguata e solo il 3% in ottimo stato.
Si tratta in larga parte di edifici storici, o comunque costruiti da oltre 40 anni, che versano in uno stato allarmante non solo a causa della vulnerabilità sismica, ma anche per la mancanza in quasi il 50% dei casi dei collaudi statici e delle certificazioni di agibilità e di prevenzione incendi», ha sostenuto, nel corso del convegno, Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi (ANP). Giannelli, che ha ribadito che il problema della sicurezza nelle scuole «è di estrema gravità», ha proposto che in caso di pericolo grave e immediato i dirigenti scolastici abbiano il potere di interdire l'utilizzo parziale o totale dei locali e degli edifici assegnati, nonché di ordinarne l'evacuazione. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA