Scambio provette, gli tolgono la prostata per un carcinoma inesistente

Scambio provette, gli tolgono la prostata per un carcinoma inesistente
1 Minuto di Lettura
Lunedì 14 Aprile 2014, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:35
Era sano, ma gli sarebbe stata asportata la prostata a causa di un errore nell'etichettatura delle provette delle analisi. È quanto riporta oggi la Nazione, che riferisce di un'inchiesta per l'intervento subìto il 23 febbraio 2011 al policlinico Cisanello di Pisa da un paziente residente a Livorno per un carcinoma alla prostata in realtà inesistente. Già citati a giudizio dalla procura di Pisa, con l'accusa di lesioni colpose gravissime, due dottoresse e un'infermiera dell'unità operativa 2 urologia del Cisanello. A breve il processo. Secondo quanto sostenuto dall'accusa, le due dottoresse e l'infermiera, effettuando un prelievo istologico (biopsia prostatica) sul paziente, due mesi prima dell'operazione, inserirono nelle provette etichettate con il nome dell'uomo i campioni prelevati a un altro malato (affetto da carcinoma prostatico) e viceversa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA