Alluvione Sardegna, il vescovo ai funerali: «L'uomo è colpevole». A rischio potabilità acqua

Alluvione Sardegna, il vescovo ai funerali: «L'uomo è colpevole». A rischio potabilità acqua
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Mercoledì 20 Novembre 2013, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 09:15

La mano dell'uomo non estranea a questa catastrofe. Bisogna imparare a rispettare il creato, le sue leggi e i suoi ritmi. Far tesoro della storia che gli eventi ci stanno consegnando», ha detto il vescovo di Tempio Ampurias, monsignor Giovanni Sanguineti nella sua omelia. In Sardegna è il giorno dei funerali dell'alluvione che ieri ha fatto 16 morti. E mentre non si hanno ancora notizie di Giovanni Farre, l'unico disperso, esplode un'altra emergenza: è a rischio la potabilità dell'acqua. Il Consiglio dei ministri domani proclamerà il lutto nazionale per il ciclone che ha sconvolto la Sardegna con numerosi morti e dispersi.

A rischio potabilità acqua. Venti depuratori devastati e sei potabilizzatori fuori uso in tutta l'isola. Sono gli effetti del ciclone Cleopatra che rischiano di trasformarsi in un'immensa catastrofe ambientale, denuncia Abbanoa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna. Torrenti in piena, inondazioni e allagamenti hanno seriamente compromesso numerosi impianti in tutta l'Isola. L'emergenza principale - ha spiegato Abbanoa - riguarda lo sversamento dei liquami a causa dei danni subiti alle strutture di trattamento. Inoltre a Uras (Oristano), uno degli epicentri del nubifragio dIl ministro Kyei lunedì, dove è morta anche una pensionata, l'acquedotto che proviene dal lago Is Barrocus (Isili) è stato devastato e funziona solo al 30% il pozzo trivellato utilizzato in emergenza.

Il disperso. «La speranza è sempre l'ultima a morire. Questa è una famiglia che ha fede e preghiamo tutti per ritrovare il nostro caro Giovanni. Per noi sino a prova contraria è vivo, speriamo abbia trovato riparo da qualche parte». A Bitti i familiari dell'allevatore disperso vivono momenti di apprensione. Giovanni Farre, 61 anni, sposato e padre di due figli, è molto noto in paese. Tutti si sono mobilitati, insieme con le forze dell'ordine e la Protezione civile, per partecipare alle ricerche. Lunedì sera Farre era in compagnia del figlio Marco, 30 anni, quando i due sono stati travolti dalla furia dell'acqua. Hanno tentato di ripararsi sul tetto della casetta nel loro terreno di campagna, al confine con Onanì, ma il tetto è crollato e i due sono stati trascinati dal torrente in piena. Marco si è salvato appendendosi ad un ramo, il padre, invece, è scomparso velocemente, portato via dall'acqua. Marco è ancora sotto shock dopo la disgrazia. Oggi ha ricevuto la visita a casa del vice prefetto vicario di Nuoro, Piero Pintori, accompagnato dai carabinieri del paese, che ha garantito alla famiglia il massimo impegno nelle ricerche. Ieri era stato il vescovo di Nuoro, mons. Mosè Marcia, a far visita alla famiglia Farre.

Fondi per 200 milioni. Possono arrivare complessivamente a 200 milioni le risorse stanziate per la ricostruzione dopo l'alluvione in Sardegna. Un emendamento dei relatori alla legge di stabilità prevede 30 milioni per l'emergenza, aggiuntivi rispetto ai 25 milioni stanziati ieri dal Cipe, con un massimo di altri 150 milioni da parte dell'Anas per strade e ponti.

Sciacallaggio. Sono almeno cinque intanto gli episodi di sciacallaggio accertati dai carabinieri del reparto territoriale di Olbia e dalla Polizia. Alcuni addirittura sono avvenuti durante l'incessante pioggia che si è abbattuta su Olbia: alcuni delinquenti, spacciandosi per dipendenti comunali, hanno invitato le persone a lasciare le loro abitazioni e ne hanno approfittato razziando le case piene di acqua e fango. Il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli ha comunicato alla popolazione che non esiste alcun ordine di evacuazione o di sgombero di case. Le scuole in città resteranno chiuse fino a venerdì.

Ancora soccorsi. A Olbia i vigili del fuoco hanno messo in salvo un'anziana rimasta bloccata nella propria abitazione a Putzolu, che necessitava di assistenza ospedaliera. A Olbia, invece, prosegue l'assistenza alla popolazione che ha avuto le case danneggiate dall'alluvione: complessivamente sono circa 120 le persone assistite dal sistema di Protezione civile nel capoluogo della Gallura, mentre un centinaio nella provincia di Nuoro.

Cappellacci. «Venti milioni di euro sono necessari e indispensabili per le spese immediate, ma per risolvere i problemi non sono sufficienti». Lo ha affermato il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, ospite de La telefonata su Canale 5. Non sono sufficienti «né per uscire dall'emergenza né per le opere di ricostruzione - ha aggiunto - per recuperare strade, ponti e strutture distrutte». Solidarietà agli sfollati è arrivata intanto da parte delle strutture ricettive di Porto Cervo Costa Smeralda, a partire dall'Hotel Luci di La Muntagna, della Smeralda Holding e la Quatar Holding. Ieri Luci di La Muntagna ha messo a disposizione 70 letti che sono stati sistemati dalla Brigata Sassari, mentre l'Hotel Cervo sarà riaperto per fornire cibo e assistenza. Le strutture si stanno coordinando con il Comune di Arzachena e di Olbia e con la Protezione civile.