«Dopo aver visionato la puntata in questione ed un'ampia rassegna stampa di articoli sulla stessa materia pubblicati in data precedente alla trasmissione di Santoro - si legge sul sito dell'Ordine dei giornalisti del lazio - non sono stati ravvisati gli elementi per un rinvio del caso al Consiglio territoriale di disciplina». «Guardando la puntata di 'Servizio pubblico' - aveva detto Pirovano criticando l'intervista alla Bonev - ho capito che per Santoro esistono donne di Serie A e donne di Serie B.
Probabilmente secondo lui e secondo coloro i quali amano spiare dal buco della serratura i diritti da tutelare per quanto riguarda i dati sensibili valgono solo per le sue amiche. Ricordo a Santoro che fin quando esiste l'Ordine, le regole vanno rispettate e sono uguali per tutti». Di qui la richiesta agli uffici competenti di inviare un'informativa all'Ordine regionale, poi archiviata.
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