giovane.
Gli investigatori ritengono che l'omicidio sia da attribuire ad uno sgarro. La vittima, che stava rincasando, è stata attesa dal sicario sotto casa in via Salvatore D'Alessandro. Garzillo, con piccoli reati per violenza allo stadio (per il giovane anche un provvedimento daspo), stava scendendo dalla propria autovettura, una Ford KA, quando è stato avvicinato dal killer che ha sparato tre colpi di pistola calibro 7,65, ferendolo mortalmente ad una spalla e al braccio. L'assassino è poi fuggito a piedi. Garzillo è stato soccorso dalla madre ed alcuni passanti e portato in ospedale dove è morto poco dopo. Per tutta la notte i carabinieri, diretti dal maggiore Matteo Gabelloni, hanno ascoltato parenti ed amici della vittima e anche alcuni passanti che però non hanno saputo fornire importanti elementi ai fini dell'indagine.
© RIPRODUZIONE RISERVATA