Allarme bomba sul Ryanair per Bergamo, giallo sulla sim intestata a un pakistano

Allarme bomba sul Ryanair per Bergamo, giallo sulla sim intestata a un pakistano
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Martedì 28 Ottobre 2014, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 16:51

Un allarme bomba sull'aereo in volo, un pakistano e un anomalo incrocio di schede sim. Si tinge di giallo il caso del falso allarmebomba scoppiato il 4 settembre scorso a bordo del velivolo Ryanair partito da Lamezia Terme e diretto a Bergamo. Gli agenti della polizia di Stato dell'Ufficio di frontiera hanno identificato gli autori della telefonata anonima che fece scattare il piano antiterrorismo. Ed emergono particolari sospetti.

Gli indagati Per la telefonata la Procura di Lamezia Terme ha indagato un uomo di 31 anni, con precedenti penali, e la convivente, 28 anni, residenti in provincia di Brescia.

I due hanno riferito di aver fatto uno scherzo ad un amico sul volo ma gli inquirenti ritengono che «la vicenda abbia dei contorni strani che vanno chiariti». Un cittadino pakistano ha acquistato tre schede sim, una delle quali utilizzata per la telefonata anonima. Il pakistano ha acquistato le schede telefoniche in provincia di Brescia fornendo il suo passaporto, ma allo stato l'uomo non risulta presente nelle banche dati delle forze dell'ordine.

Il caso A bordo dell'aereo non fu trovato nessun ordigno. Le indagini della Polaria sono state dirette dalla Procura di Lamezia Terme. La telefonata anonima era giunta al centralino dell'aeroporto di Lamezia Terme. Un uomo, con inflessione dialettali tipiche del nord Italia, annunciava la presenza della bomba sul volo. A bordo dell'aereo c'erano 187 passeggeri e 6 membri di equipaggio. L'allerta aveva portato anche all'attivazione di difesa aerea da parte del Caoc-Tj (Combined Air Operation Center di Torrejon), Agenzia della Nato responsabile del settore, della procedura «Scramble» con il decollo immediato di due velivoli caccia intercettatori dell'Aeronautica Militare «Eurofighter» del 4/o Stormo, decollati dall'aeroporto di Grosseto e che avevano scortato il volo della Ryanair fino all'atterraggio, in sicurezza, presso l'aeroporto di Orio al Serio.

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