All'età di 92 anni è morto a Roma il giudice Renato Squillante. I funerali si terranno venerdì alle 9.30 nella chiesa di
Sant'Eugenio, in viale delle Belle Arti 10.
Squillante era stato il capo dei gip della Capitale e restò coinvolto in numerose inchieste fra le quali quelle Sme e Imi-Sir. Era sospettato di aver favorito il gruppo Berlusconi a scapito del gruppo De Benedetti. Inchieste di vasta risonanza che occuparono le cronache giudiziarie e politiche degli anni a cavallo della fine del secolo.
Il magistrato venne condannato in primo e secondo grado (8 e 7 anni) per corruzione in atti giudiziari ma nel 2006 fu assolto dalla Cassazione che non ravvisò, dietro quei passaggi di somme destinate a Squillante e stimate superiori a un miliardo di lire, corruzione ma "internediazione fra privati".
Nelle motivazioni dell'assoluzione di Berlusconi nel processo Sme viene spiegato che pagare il giudice non significa corromperlo: «Va accertato che l’interferenza addebitata al magistrato sia stata collegata con l’attività funzionale da lui esplicata». E «l'ipotesi di traffico di influenza» all’epoca non risultava penalmente perseguibile.
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