La frase è stata poi rimossa. Il vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, in una dichiarazione prende le distanze definendo «il riferimento alla omosessualità come malattia in un post da parte di un sacerdote sono state quanto mai inopportune». «Sono io, come vescovo di questa Chiesa - aggiunge Cuttitta - a chiedere scusa a quanti si sono sentiti offesi e feriti per tali parole. Ogni 'persona umanà va accolta per quello che è, ne deve essere tutelata la dignità e il rispetto profondo al di là di differenza di carattere, di colore della pelle e della propria identità sessuale».
Il vescovo ha anche ricordato che «la Chiesa di Ragusa si è sempre distinta per l'accoglienza, la solidarietà, la carità concreta e l'apertura verso tutti, senza distinzione di ceto, di appartenenza religiosa, di culture diverse, di differenze sessuali».
Monsignor Cuttitta, su questo tema, ha incontrato il presidente di Arcigay Ragusa, Emanuele Micilotta e la vice presidente Jenny Cultrona.
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