Costretta a prostituirsi a 12 anni dalla madre, telefonate choc: "Portamela a casa, la proviamo"

Costretta a prostituirsi a 12 anni dalla madre, telefonate choc: "Portamela a casa, la proviamo"
di Petronilla Carillo
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Mercoledì 1 Febbraio 2017, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 08:27

«Vieni, mi hai convinto... la proviamo». È una delle frasi che ha lasciato senza parole gli inquirenti. Una delle frasi che quell’anziano uomo, convinto dalla madre della ragazzina, pronuncia al telefono. Sono decine e decine le telefonate che la donna fa all’uomo per convincerlo ad avere rapporti con la figlia di soli dodici anni. E quando lui le risponde che non ha soldi, lei non esita a dirgli: «Porta 5, 10, 15 euro... Porta ciò che hai, ci divertiamo un po’».
Nel fascicolo dell’inchiesta viene riportata anche una circostanza particolare in cui l’uomo, che non ha voglia di rapporti sessuali, la asseconda e le dice: «Vabbene, magari facciamo come la volta scorsa... Stiamo sul letto e io vi tocco». Frasi che hanno gelato gli inquirenti e che lascerebbero presupporre che l’uomo potesse aver avuto anche un menage a tre, con la mamma e la figlia insieme. Nel corso delle indagini, i carabinieri del capitano Erich Fasolino hanno seguito la donnna e hanno visto che la stessa aveva portato la piccola nei pressi della casa dell’uomo. Sempre a Pontecagnano. In genere era lei a spostarsi. Tant’è che in una intercettazione lei insiste, ha bisogno di soldi, e quel giorno vuole a tutti i costi portargli la bambina. Lui taglia corto, arrabbiandosi: «Oggi no, ti ho detto che non è cosa... Non puoi venire ci sono i miei figli».

Una storia agghiacciante le affonda le radici in un contesto sociale degradato e povero. Lei, 31 anni appena, avrebbe avuto la prima figlia giovanissima restano presto vedova. Quindi avrebbe trovato un compagno, dal quale avrebbe avuto la seconda figlioletta di tre mesi, ma l’uomo è ora in carcere per reati gravi. Così lei, per arrotondare, si sarebbe prostituita e, trovato terreno fertile in un uomo di oltre 70 anni, avrebbe deciso di «vendere» anche la figlia. Aveva capito che l’anziano era attratto dalla piccola così, per indurlo a cedere, in più di un’occasione gli avrebbe anche passato la ragazzina al telefono. «Mamma mi ha spiegato tutto - gli avrebbe detto una volta la piccola - non ti preoccupare». Telefonate che avvenivano quasi sempre di ritorno da scuola, ad ora di pranzo. In qualche circostanza, vedendolo titubante, avrebbe lei stesso finto di essere la figlia, simulando la voce della bambina.

Il profilo che emerge dalle indagini è quello di una donna senza alcuna remora, spregiudicata, pronta a «vendere» le sue figlie senza alcun scrupolo. E tutto per poche decine di euro, a volte anche meno.
 

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