Ponte Morandi, nuovo video del crollo nell'inchiesta: per ora resterà segreto

Ponte Morandi, nuovo video del crollo nell'inchiesta: per ora resterà segreto
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Venerdì 31 Agosto 2018, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 20:32
Le tessere del mosaico ci sono tutte. Resta solo da fare combaciare i pezzi e poi il quadro sarà completo. Le indagini sul crollo del ponte Morandi, avvenuto lo scorso 14 agosto e in cui hanno perso la vita 43 persone, sono in accelerazione ed entro la settimana prossima dovrebbero arrivare i nomi dei primi indagati.

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 Il procuratore aggiunto Paolo D'Ovidio e il sostituto Massimo Terrile hanno incontrato i consulenti Piergiorgio Malerba e Renato Buratti e gli investigatori della guardia di finanza. E mentre a Roma sono stati sentiti alcuni funzionari e dipendenti della Divisione generale per la vigilanza sulle concessioni autostradali, i consulenti hanno iniziato a prendere visione delle migliaia di pagine di atti acquisiti nei giorni scorsi al ministero delle Infrastrutture, alla Spea Engineering, alle Autostrade e al Provveditorato per le opere pubbliche di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.

Due i nodi cruciali: chi doveva decidere la chiusura o l'alleggerimento del traffico sul ponte in attesa dei lavori di consolidamento delle pile 9 e 10, che sarebbero dovuti partire in autunno, e se e chi sapeva dello stato di ammaloramento della struttura. Il lavoro degli investigatori vede le ultime «limature»: la squadra mobile sta finendo di stilare l'elenco delle persone offese e gli interrogatori dei testimoni del crollo, sia quelli che si trovavano sulla struttura che quelli nella strada sottostante.

Al vaglio anche il black out delle telecamere di Autostrade che non hanno ripreso il momento del crollo per escludere eventuali manomissioni dei video. Ma in mano ai pm c'è comunque un altro filmato, di una azienda privata la Ferrometal, che immortala chiaramente il momento della tragedia. «Immagini che non abbiamo ancora divulgato - ha spiegato il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi - per evitare di suggestionare i testimoni e che si presentino mitomani».

Intanto il presidente della regione Liguria e commissario per l'emergenza Giovanni Toti ha fatto un sopralluogo sul luogo della tragedia. «Nel piano di abbattimento di ponte Morandi bisognerà tenere conto che la struttura, collassando, non vada nuovamente a interessare i binari ferroviari o comunque che lo faccia in breve, in modo da chiudere la circolazione per poche ore, al massimo per pochi giorni».

A Genova è arrivato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan che ha sottolineato l'importanza delle infrastrutture. «Gronda e Terzo valico - ha detto - sono assolutamente indispensabili e dopo la tragedia del ponte non possiamo far vivere alla città una crisi di lavoro». Assagenti, l'associazione genovese delle agenzie marittime, critica il Governo «colpevole di silenzi sui provvedimenti urgenti, intollerabili a fronte di quello che stiamo subendo».

E mentre in procura molti avvocati continuano a presentare le nomine dei familiari delle vittime, Regione, Comune e Camera di commercio hanno stilato l'elenco delle aziende che hanno subito danni diretti e indiretti dal crollo: si tratta di 1.432 imprese - di cui 95 con più di 50 dipendenti.
Di queste 40 hanno subito danni diretti e si trovano in zona rossa.
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