
Quindi un concerto eseguito insieme nei Giardini vaticani dalle bande musicali dei rispettivi corpi che hanno chiuso con l'esecuzione dell'inno di Mameli e dell'inno ufficiale vaticano. Il carattere di straordinarietà dell'evento è stato sottolineato dal ministro Minniti che ha parlato di «affinità elettive» tra i due corpi. Ma certo, ha osservato, «non è casuale» che la celebrazione congiunta avvenga ora perché Polizia e Gendarmeria sono reduci dalla soddisfacente collaborazione durante il Giubileo della Misericordia che ha garantito tanto la sicurezza quanto l'aperta accoglienza dei pellegrini. Minniti ha individuato poi per Polizia e Gendarmeria una «comune missione» nell'impegno contro «il male» e la «prevaricazione» che possono «limitare la libertà di ciascuno» oltre che la necessità di «proteggere i più deboli, i più esposti, i più fragili che hanno bisogno di un impegno più profondo e generale che li possa tutelare». Di «esemplare collaborazione e sinergia» ha parlato anche il card. Parolin nell'omelia, «fattore indispensabile», ha detto, «per il buon esito della vostra missione».
«Auspico - ha quindi aggiunto - che possiate sempre più avvantaggiarvi reciprocamente attraverso un proficuo scambio di esperienze e di informazioni.
La sicurezza è un bene inestimabile che si costruisce mediante un incessante lavoro di squadra, nella fattiva ed intelligente collaborazione di tutti. Esso è il risultato di una costante e prudente azione, tanto più efficace quanto più è discreta e capillare. Vi esorto perciò ad allenare non solo il corpo per le esigenze operative delle vostre mansioni e la mente per la comprensione dei fenomeni umani e naturali, ma anche lo spirito, per essere sempre bene equipaggiati di fronte alle difficoltà e agli imprevisti».
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