Ruby-ter, Polanco a Boccassini: voglio parlare. Minetti, 15mila euro al mese da Berlusconi

Ruby-ter, Polanco a Boccassini: voglio parlare. Minetti, 15mila euro al mese da Berlusconi
di Renato Pezzini
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Sabato 21 Febbraio 2015, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 15:37
​Quand’era consigliere regionale della Lombardia, Nicole Minetti guadagnava circa 13 mila euro al mese. In Regione ce l’aveva mandata Silvio Berlusconi che impose a Roberto Formigoni di inserirla, malgrado fosse del tutto a digiuno di politica, nel listino del presidente. Poi Formigoni si è dovuto dimettere, la Minetti non è stata ricandidata, e addio ai 13 mila euro. Nessun problema, però: oggi la signorina Minetti ne guadagna 15 mila, direttamente versati attraverso bonifico mensile dal Cavaliere.



E’ l’ultima novità dell’inchiesta Ruby-ter riguardante il presunto inquinamento dei processi sulle «notti di Arcore» avvenuto - secondo l’accusa - attraverso la compravendita di false testimonianze. Berlusconi, sostengono i pm, pagava le olgettine e loro in cambio raccontavano ai magistrati delle fandonie. La Minetti non è indagata nel Ruby-ter, tuttavia studiando i movimenti di denaro a favore delle olgettine la Procura avrebbe accertato che anche lei in questi anni ha beneficiato di costanti finanziamenti del Cavaliere.



Una conferma ai loro sospetti sarebbe arrivata anche dal ragionier Spinelli, il «contabile privato di Silvio», colui che ha confermato nei due interrogatori a cui è stato sottoposto in questi giorni di aver seguitato a consegnare soldi alle ragazze del bunga-bunga nonostante il fatto che nel 2013 il leader di Forza Italia avesse ufficialmente sospeso l’elargizione delle paghette mensili (2500 euro) alle «testimoni» dei processi che lo vedevano imputato e da cui è uscito assolto in secondo grado.



A che titolo Berlusconi continui a mantenere Minetti non si sa. Certo è che ad Arcore l’affondo della Procura di Milano - che ha fatto perquisire le abitazioni di 21 ragazze - sta togliendo il sonno al Cavaliere. I magistrati dicono che fra un mese l’inchiesta sarà conclusa e che chiederanno il rinvio a giudizio non solo delle olgettine, ma dello stesso Silvio. Il quale dovrà fornire spiegazioni credibili alla scelta di continuare a pagare le animatrici delle sue serate.



IN ATTESA DELLA CASSAZIONE

Nello staff legale berlusconiano c’è molta agitazione. Un po’ perché le verità emerse dal Ruby-ter potrebbero influenzare la Corte di Cassazione chiamata il 10 marzo prossimo a confermare o ad annullare l’assoluzione di Berlusconi nel processo «Ruby uno»; un po’ per il timore che qualcuna delle «testimoni eccellenti» scelga di raccontare ai pm ciò che finora mai nessuna di esse ha raccontato. Non è un timore infondato. Appena qualche giorno fauna delle più assidue frequentatrici delle notti di Arcore, Marjsthell Polanco, ha scritto a Ilda Boccassini chiedendo di essere sentita.



La Polanco è nell’elenco delle persone sotto inchiesta per falsa testimonianza e pure lei ha subito di recente le perquisizioni ordinate dai pm. Nella lettera alla pm Boccassini ha manifestato la volontà di raccontare alcune cose su tutta la vicenda Ruby.

Il tutto mentre a Roma il gip ha rinviato a giudizio per stalking ai danni della compagna di Berlusconi, Francesca Pascale, l’attrice Michelle Bonev.
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