Pizzarotti in procura per le nomine al teatro Regio: ho chiarito molti aspetti

Pizzarotti in procura per le nomine al teatro Regio: ho chiarito molti aspetti
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Venerdì 27 Maggio 2016, 17:46 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 09:06
«Ho fatto il mio dovere. Ho chiarito molti aspetti di una situazione che sino ad ora era emersa solo in modo distorto. Sono infatti convinto che la procedura seguita per la selezione al Teatro Regio fosse assolutamente corretta». Federico Pizzarotti, sindaco di Parma del M5s, è stato ascoltato per due ore dalla procura della città, in merito alla vicenda che lo vede indagato per abuso d'ufficio.

Pizzarotti, accompagnato dalla sua legale, l'avvocato Elisa Lupi, è convinto di aver fugato tutte le obiezioni sulle nomine al vertice di una delle istituzioni più importanti della lirica mondiale: la scelta era stata fatta al di fuori delle manifestazioni d'interesse che erano arrivate e la cosa aveva portato un senatore del Pd a fare un esposto, dal quale è stata aperta un'inchiesta. Il sindaco è meno ottimista, invece, sul risvolto politico della vicenda rispetto al movimento in cui milita. Dopo la notizia dell'indagine è infatti stato sospeso dal Movimento 5 Stelle. Lui si è opposto, presentando le sue controdeduzioni e denunciando la differenza di trattamento con altri sindaci che hanno avuto problemi giudiziari. Dal Movimento 5 Stelle, però, nonostante siano trascorsi i dieci giorni previsti, non è ancora arrivata l'espulsione. Dopo aver incontrato i magistrati parmigiani, Pizzarotti vorrebbe infatti anche incontrare i vertici del movimento per mettere in chiaro la sua situazione. «Sulla mia sospensione - ha detto - non mi ha contattato nessuno. Anzi, ho letto che Di Maio dice che gli pare di non avermi sentito. Fa sorridere. In ogni caso attendiamo delle risposte. Spero che non si stia concretizzando l'ipotesi di aspettare dopo le amministrative. Non mi aspetto solamente una mail ma che ci sia un incontro per chiarire quanto c'è da chiarire».

Sul fronte procura, invece, dopo il colloquio con i magistrati, ostenta sicurezza. «Penso - ha detto - di aver chiarito tutti gli aspetti in merito alle domande dei giudici.
Se ci fosse bisogno ancora di me, sono pronto a chiarire ogni punto». Nel giorno dell'incontro con fra Pizzarotti e i pm, a Parma è arrivata anche il ministro per le riforme Maria Elena Boschi, che ha colto l'occasione per parlare della vicenda che riguarda il sindaco. «Per noi del Pd - ha detto - uno conta davvero uno, per altri uno conta zero e arrivano anche le e-mail anonime». Il riferimento è al modo con il quale è stata notificata la sospensione a Pizzarotti.
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