Reggio Calabria, picchia e violenta la moglie davanti ai figli: arrestato 26enne

Reggio Calabria, picchia e violenta la moglie davanti ai figli: arrestato 26enne
di Mario Meliadò
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Venerdì 27 Ottobre 2017, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 15:06
Un 26enne è stato arrestato dai Carabinieri a Laureana di Borrello, comune della città metropolitana di Reggio Calabria, nella Piana di Gioia Tauro, per maltrattamenti in famiglia e stupro.
 
Giuseppe Fasanaro già da anni – a partire dal 2010, secondo la ricostruzione resa possibile dalla stretta collaborazione coi servizi sociali – insultava e spesso picchiava la giovane moglie. A rendere il tutto ancor più intollerabile, il fatto che i suoi istinti più bassi si scatenassero anche davanti ai figli della coppia, che anzi nel corso del tempo in più di un’occasione sarebbero stati presi di mira dal padre furibondo, che avrebbe inveito nei loro confronti per poi picchiarli duramente.
 
Fatto sta che in almeno un’occasione Fasanaro ha esagerato oltre ogni limite, arrivando a usare violenza sessuale ai danni della consorte; e anche questo reato sarebbe stato consumato davanti ai bambini della coppia.
Del resto, gli uomini della Benemerita più volte, in passato, erano già dovuti intervenire direttamente presso l’abitazione di famiglia dei Fasanaro, proprio per evitare guai peggiori per moglie e figli mentre l’uomo stava dando in escandescenze ancòra una volta.
 
Di qui, in seguito alla denunciata avanzata dalla donna anche grazie al supporto psicologico ottenuto, la misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palmi ed eseguita dai militari laureanesi.
 
Quasi nelle stesse ore, sempre nel Reggino altri due arresti per maltrattamenti tra le mura domestiche e stalking sono stati messi a segno dalla Polizia di Stato. In entrambi i casi, le vittime sono donne dell’Est europeo.
Gli agenti reggini delle Volanti hanno assicurato alla giustizia un 39enne in contrada Ligoni, nella periferia Sud di Reggio Calabria, per maltrattamenti fra le mura domestiche: l’uomo perseguitava da tempo la sua ex compagna georgiana. Una lunga storia di minacce e violenze domestiche che aveva portato non solo alla rottura da parte della donna, ma anche a una denuncia all’autorità giudiziaria, in seguito alla quale era stata disposta nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto d’avvicinamento alla casa in cui la georgiana vive con la figlioletta e ai luoghi di lavoro.
Al momento dell’arresto, completamente ubriaco, stava minacciando con un coltello l’ex compagna e la loro figlioletta di 3 anni appena: questo perché, nel supremo interesse della bambina e della pace familiare, la donna aveva nuovamente autorizzato il 39enne di Reggio Calabria a frequentare casa sua, sperando in un “vero” riavvicinamento e a una convivenza finalmente pacifica.
La sezione Reati contro la persona sessuali e in danno di minori della Squadra mobile di Reggio Calabria ha fatto invece scattare le manette ai polsi del 44enne Antonino Giordano per stalking e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna ucraina: dopo una sequenza infinita di molestie e condotte persecutorie, nel settembre scorso l’uomo è arrivato a investire con l’auto la sua “ex”, mentre camminava in strada, procurandole serie lesioni. 
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