Olbia, passeggeri fantasma sulle navi in partenza: cancellati dal registro degli imbarchi per risparmiare

Passeggeri fantasma sulle navi in Sardegna
di Luisa Mosello
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Martedì 19 Gennaio 2016, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 08:57
C’erano oltre due milioni di passeggeri fantasma sulle navi che partivano dai porti della Sardegna dal 2010 ad oggi. Ma non erano presenze paranormali né clandestini, bensì normali viaggiatori con regolare biglietto pagato.  Tutti in carne e ossa. Però “invisibili”. Perché di loro non si aveva alcuna traccia nel registro degli imbarchi nel porto di Olbia come rilevato dalla Sinergest, la società che gestisce lo scalo marittimo della Gallura e che per ogni passeggero dovrebbe incassare 1,14 euro. L’intento delle compagnie di navigazione con poca dimestichezza con le tabelline sarebbe stato quello di “togliere” qualcuno dalla lista. E dichiarare così più cabine vuote di quanto ce n'erano realmente. Con una mossa che avrebbe fatto risparmiare alle loro casse, nel giro di qualche anno, una bella cifra, quasi tre milioni di euro secondo i calcoli delle Fiamme Gialle. Con un danno al Demanio di tutto rispetto.

 La “cresta al ribasso” è emersa incrociando i dati della Capitanerie di porto (a cui i comandanti delle navi in partenza comunicano con esattezza il numero dei passeggeri e delle macchine a bordo) con quelli, inferiori, in possesso alla Società di gestione. L’inchiesta, appena chiusa, potrebbe allargarsi anche ad altri porti italiani, da Genova a Civitavecchia. Da parte loro le compagnie chiamate in causa, Tirrenia, Moby e Saremar, si sono giustificate dicendo di non aver “taroccato i dati dei viaggiatori, ma di aver escluso dalle dichiarazioni i passeggeri che avevano fatto il viaggio gratis. Come i bambini e altre categorie protette.
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